Huawei annuncia nuovi sistemi di calcolo per l'IA: "Sono i più potenti al mondo"

L'azienda cinese di telecomunicazioni Huawei ha annunciato una serie di nuovi sistemi di calcolo e chip di intelligenza artificiale (IA) che, a suo dire, potrebbero essere più potenti di quelli di Nvidia. L'azienda ha dichiarato che saranno introdotte in particolare due nuove "macchine" in grado di imparare, pensare e ragionare: l'Atlas 950 SuperPoD e l'Atlas 960 SuperPoD.
Il colosso asiativo ha precisato che si tratterà dei "più potenti" al mondo su diversi fronti, tra cui potenza di calcolo, memoria, ampiezza di banda e numero di unità di elaborazione neurale (Npu). Il che renderà più sofisticata l'intelligenza artificiale e migliorerà l'apprendimento automatico. "La potenza di calcolo è - e continuerà ad essere - fondamentale per l'IA", ha commentato Eric Xu, vicepresidente di Huawei.
L'azienda ha anche annunciato che lancerà una nuova serie di chip di calcolo, sempre per l'IA, chiamata Ascend, a partire dal 2026. Sia i SuperPoD che i chip fanno parte di una nuova "architettura di calcolo" che, secondo Xu, "soddisferà in modo sostenibile la domanda di potenza di calcolo a lungo termine".
La competizione sui chip per l'intelligenza artificiale tra Stati Uniti e Cina si intensifica
L'annuncio giunge mentre è in piena espansione la competizione tra Huawei, così come altre aziende, e il colosso statunitense dei chip Nvidia. Il governo della Cina sta facendo d'altra parte pressione sulle sue aziende tecnologiche affinché interrompano la loro dipendenza dai produttori di chip stranieri, in modo da poter competere proprio nella corsa all'intelligenza artificiale.
Xu ha affermato che l'Atlas950 SuperPoD avrà un numero di Npu "56,8 volte" superiore, una potenza di calcolo 6,7 volte superiore e una capacità di memoria 15 volte superiore rispetto al prossimo sistema NVL144 di Nvidia. Va detto che l'azienda americana ha dovuto fronteggiare un aumento delle restrizioni sulle esportazioni di chip in Cina sia sotto l'ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden che nel corso dell'attuale presidenza di Donald Trump.
Ad aprile gli Stati Uniti hanno vietato in particolare a Nvidia di vendere i suoi chip più potenti, i Blackwell, alla Cina, sostenendo che fosse necessario salvaguardare la sicurezza nazionale ed economica degli Stati Uniti mentre la corsa globale all'intelligenza artificiale si fa sempre più veloce.
Numerose restrizioni alle esportazioni di chip americani in Cina
Gli Stati Uniti hanno apparentemente invertito la rotta dopo che Nvidia ha accettato di versare al governo il 15 per cento di quanto guadagnato dalle vendite di chip alla Cina. Mentre la vendita del chip Blackwell alla Cina è ancora in alto mare, Nvidia ha ottenuto l'autorizzazione a esportare in Cina il suo chip H20, meno performante.
Nel frattempo, l'amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang ha dichiarato all'inizio del mese che la sua azienda sta discutendo con la Casa Bianca di un potenziale nuovo chip per computer progettato proprio per la Cina. Tuttavia, mercoledì il Financial Times ha riportato che l'autorità cinese che si occupa della regolamentazione di Internet ha vietato alle aziende locali di acquistare i chip RTX Pro 6000 di Nvidia, proprio nel tentativo di Pechino di rendere la nazione asiatica più autonoma.
All'inizio della settimana il governo cinese ha accusato Nvidia di aver violato le leggi antitrust quando, nel 2019, acquistò la società israeliana Mellanox Technologies per 6,9 miliardi di dollari (5,83 miliardi di euro).
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