Giappone: esaurite le scorte di birra Asahi a causa di un cyberattacco

Il Giappone sta affrontando una significativa carenza di prodotti Asahi, tra cui la birra Super Dry, a causa di un attacco informatico che ha gravemente interrotto le operazioni di Asahi Group Holdings, la più grande fabbrica di birra del Paese.
L'attacco è iniziato questo lunedì e ha costretto l'azienda a sospendere parzialmente le operazioni. Sono stati colpiti gli ordini, le spedizioni e i servizi di call center per i clienti in Giappone. I sistemi all'estero non sono stati interessati.
La produzione è stata colpita nella maggior parte dei 30 stabilimenti di Asahi nel Paese e non è chiaro quando il sistema tornerà a funzionare.
"Stiamo indagando attivamente sulle cause e lavorando per ripristinare le operazioni. Tuttavia, al momento non c'è una stima dei tempi di ripristino", ha dichiarato lunedì l'azienda in un comunicato.
Asahi ha cancellato eventi e sta ritardando il lancio di prodotti a causa del cyberattacco, anche se ha confermato che non sono trapelati dati dei clienti.
Secondo Bloomberg, l'azienda ha dichiarato che gli autori hanno utilizzato un ransomware (programma utilizzato in attacchi informatici che limita l'accesso del dispositivo che infetta, ndr), ma sta ancora indagando sulle cause dell'incidente.
Una portavoce dell'azienda ha dichiarato venerdì che mercoledì sono state effettuate alcune spedizioni di emergenza.
I media giapponesi hanno riferito che alcuni negozi non hanno ricevuto le consegne a fronte già di scarse scorte.
La Asahi, con sede a Tokyo, nata da un'azienda precedente fondata nel 1889, è uno dei principali produttori di birra in Giappone.
Una delle bevande più popolari dell'azienda è la lager di riso Super Dry, ma produce anche sidro, succhi di frutta, alimenti per bambini, dolciumi e altri prodotti alimentari.
Le azioni Asahi sono scese di oltre l'1 per cento venerdì, un minimo che non si vedeva da febbraio.
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