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Giornata mondiale del cancro al seno, quasi 400mila nuovi casi nell'Ue entro il 2025

Business • Oct 19, 2025, 12:31 AM
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Il cancro al seno si è affermato come una delle maggiori sfide per la salute pubblica a livello mondiale. La malattia si sviluppa quando le cellule del seno si moltiplicano in modo incontrollato, formando tumori che, se non trattati adeguatamente, possono diffondersi ad altre parti del corpo. Sebbene possa colpire sia uomini che donne, l'incidenza è significativamente maggiore nella popolazione femminile.

La comunità medica internazionale concorda sul fatto che la diagnosi precoce è lo strumento più efficace per combattere questa malattia. Mammografie e programmi di screening regolari possono identificare i tumori nelle fasi iniziali, quando le possibilità di guarigione sono superiori al 90%. Tuttavia, la disparità di accesso a questi programmi di screening rimane un ostacolo importante in molte regioni del mondo.

I fattori di rischio includono l'età, la storia familiare, le mutazioni genetiche come BRCA1 e BRCA2, i fattori ormonali e lo stile di vita. La ricerca continua a fare progressi nella comprensione dei meccanismi molecolari della malattia, che ha portato allo sviluppo di trattamenti più personalizzati ed efficaci.

Si registra una chiara tendenza all'aumento di questo tipo di tumore, con un trend di crescita compreso tra l'1% e il 5% a seconda del Paese. Ciò significa che si prevedono 398.037 nuovi casi di tumore al seno femminile per tutto il 2025 nei Paesi dell'Ue. In realtà, esistono differenze nei programmi di screening tra i Paesi dell'Ue. Suddivisi per Paese, i dati sul tumore al seno sono i seguenti:

La Germania è il Paese Ue con il maggior numero di casi, seguita da Francia, Italia e Spagna, con circa la metà dei casi rispetto alla Germania. La tendenza all'aumento è comune a tutti i Paesi.

Progressi terapeutici e sfide ancora aperte

Negli ultimi decenni, i progressi dell'oncologia hanno migliorato notevolmente la prognosi del tumore al seno. La combinazione di chirurgia, radioterapia, chemioterapia, terapie ormonali e immunoterapia ha aumentato significativamente i tassi di sopravvivenza. I trattamenti personalizzati, basati sulle caratteristiche molecolari specifiche di ciascun tumore, rappresentano il futuro dell'oncologia.

Si registrano progressi nell'AI a livello di prevenzione e si prevede che la mammografia di screening sarà uno strumento importante per la diagnosi.

Tuttavia, permangono sfide significative. Il tumore al seno metastatico, che rappresenta i casi in fase avanzata in cui la malattia si è diffusa ad altri organi, rimane una battaglia in salita con opzioni terapeutiche più limitate. Le pazienti con questa diagnosi necessitano non solo di trattamenti più efficaci, ma anche di un maggiore supporto psicologico e sociale.

La comunità scientifica internazionale insiste sulla necessità di maggiori investimenti nella ricerca, soprattutto nelle forme più aggressive della malattia. Chiede inoltre una maggiore consapevolezza dei fattori ambientali e dell'esposizione a sostanze potenzialmente cancerogene che possono contribuire all'aumento dei casi.

Attualmente è in fase di sperimentazione per il cancro al seno aggressivo un farmaco che, combinato con il THP, promette un tasso di successo del 66% nell'eradicazione del tumore, l'11% in più rispetto al trattamento attuale. Esiste anche uno studio che utilizza il colera come vettore per uccidere le cellule tumorali e che presenta dati promettenti.

I dati sul tumore al seno in Italia

Il tumore della mammella, riporta il ministero della Salute italiano, è la neoplasia più diffusa nelle donne in Italia, come confermato dal Report "I numeri del cancro in Italia 2024". Si stima che nel 2024 ci saranno 53.065 nuove diagnosi tra le donne (e 621 negli uomini), con un totale di 925mila donne che vivono dopo aver ricevuto tale diagnosi. L'insorgenza della malattia è legata a molteplici fattori di rischio, tra cui l'età, fattori riproduttivi e ormonali, la storia clinica pregressa, la familiarità ed ereditarietà, ma anche lo stile di vita, i fattori dietetici e metabolici.

Nonostante un costante aumento delle nuove diagnosi negli ultimi decenni, si è contemporaneamente verificata una riduzione della mortalità. Questo risultato positivo è attribuibile principalmente alla crescente diffusione della diagnosi precoce, che consente di identificare i tumori negli stadi iniziali. L'identificazione precoce permette di adottare trattamenti più efficaci, spesso con chirurgia conservativa, e garantisce tassi di sopravvivenza a 5 anni molto elevati.

Lo screening mammografico organizzato, gratuito e con invito attivo, è lo strumento principale per la diagnosi precoce. Si rivolge generalmente alle donne tra i 50 e i 69 anni, con una mammografia ogni due anni, in alcune Regioni, in linea con le raccomandazioni europee, la fascia d'età è stata estesa ai 45-74 anni.

La mammografia è un esame radiologico in grado di rilevare anche noduli di piccole dimensioni. In caso di esito dubbio o sospetto, sono previsti esami di approfondimento gratuiti (come ecografia, agoaspirato, o biopsia) per definire l'iter terapeutico o di sorveglianza.

La prevenzione del tumore mammario non si limita allo screening ma include anche l'adozione di uno stile di vita salutare. Le strategie preventive raccomandate comprendono l'astensione dal fumo, il mantenimento di una corretta alimentazione, la pratica regolare di attività fisica e la riduzione della sedentarietà. È inoltre fondamentale limitare il consumo di alcol a non più di una unità alcolica al giorno per le donne, ed evitare l'alcol in gravidanza e allattamento. Studi scientifici evidenziano anche che l'allattamento al seno è associato a una minore probabilità di ammalarsi.