Satelliti: nasce un'alleanza europea sull'asse Italia-Francia tra Leonardo, Airbus e Thales

Il futuro della difesa lanciato con il progetto Readiness 2030 dalla Commissione europea, la cui tabella di marcia è stata presentata la settimana scorsa, potrebbe avere trovato un possibile protagonista con l'accordo approvato giovedì per la produzione comune di satelliti tra l'italiana Leonardo e le aziende francesi Airbus e Thales.
II via libera all'accordo del valore di 10 miliardi di euro è arrivato dal Consiglio di amministrazione di Leonardo. Si prevede di formare una società dedicata alla produzione di satelliti per fare concorrenza alla Starlink di Elon Musk, nello spirito del piano proposto dall'Ue per mobilitare circa 800 miliardi, anche incentivando la cooperazione tra Stati membri per produzioni congiunte nel settore della difesa.
L’intesa segna un "passo fondamentale verso la costituzione della nuova società per lo sviluppo dell’industria spaziale europea", hanno commentato in una nota congiunta l'amministratore delegato di Airbus Guillaume Faury, Roberto Cingolani, ad di Leonardo, e Patrice Caine, presidente e ad di Thales.
L'alleanza tra i tre produttori, chiamata "Operazione Bromo" (dal nome di un vulcano), "è la strada giusta per realizzare sempre più campioni europei", ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, martedì quando l'accordo era dato ormai per concluso, "proprio nei settori dello spazio, della difesa e anche della cantieristica e della microelettronica".
Critico invece il maggiore sindacato francese, la Confederazione generale del lavoro (Cgt), che ha lanciato l'allarme sul "monopolio" che rischia di crearsi con questa operazione.
"Rischierebbe di portare a un taglio dei posti di lavoro e metterebbe in pericolo le competenze", si legge in un comunicato diffuso da Cgt Metallurgie, "la vera ragione del progetto Bromo è creare un monopolio che permetta di imporre i suoi prezzi e di indebolire il potere delle agenzie".
Thales e Leonardo già collaborano in due joint-venture in Thales Alenia Space e Telespazio, con quote rispettivamente del 67 e del 33 per cento. La prima ha appena inaugurato una fabbrica automatizzata in provincia di Roma per produrre cento satelliti all’anno.
Nuova società aprirà a Tolosa
Secondo quanto si apprende, la nuova società avrà sede a Tolosa, in Francia, e sarà strutturata con i seguenti contributi: Airbus metterà a disposizione i suoi business Space Systems e Space Digital, provenienti da Airbus Defence and Space. Leonardo contribuirà con la sua Divisione Spazio, includendo anche le quote in Telespazio e Thales Alenia Space.
Thales contribuirà principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales SESO. Si stimano circa 25mila persone impiegate in tutta Europa, un fatturato annuo di circa 6,5 miliardi (dato pro forma, a fine 2024) e un portafoglio ordini che ammonta a più di tre anni di ricavi previsti.
L'azionariato della nuova società sarà condiviso tra Airbus, Leonardo e Thales che possederanno rispettivamente il 35, il 32,5 e un altro 32,5 per cento e opererà sotto controllo congiunto, con una governance bilanciata tra gli azionisti.
Il mercato dei satelliti del prossimo decennio è stato stimato in 570 miliardi di euro da Novaspace e in 43mila satelliti, ha riportato martedì il Corriere della Sera.
Today