Francia, aperta inchiesta penale su TikTok per l'impatto sulla salute mentale dei minori
Le autorità francesi hanno aperto un’indagine penale su TikTok, accusata di consentire la diffusione di contenuti che promuovono il suicidio e di disporre di algoritmi potenzialmente pericolosi per gli utenti più vulnerabili, in particolare adolescenti.
L’inchiesta arriva dopo una causa legale avviata da diverse famiglie francesi, che accusano la piattaforma di non moderare adeguatamente i contenuti dannosi, e dopo un’indagine parlamentare sull’impatto psicologico di TikTok sui bambini. Anche Amnesty International e il Senato francese avevano pubblicato rapporti che segnalavano rischi analoghi.
“Contenuti costituiti in particolare dalla promozione del suicidio”
In una nota ufficiale, la procura di Parigi ha spiegato che l’indagine riguarderà “contenuti costituiti in particolare dalla promozione del suicidio” e verificherà se la società abbia rispettato gli obblighi di segnalazione alle autorità. La brigata di polizia specializzata in reati informatici indagherà inoltre su possibili violazioni legate alla “propaganda di prodotti o metodi usati per togliersi la vita” e su eventuali transazioni illecite connesse alla criminalità organizzata.
Se dalle indagini dovessero emergere responsabilità penali, i colpevoli rischierebbero diversi anni di carcere e sanzioni economiche. Come previsto dalla legge francese, in questa fase la procura non ha ancora indicato nomi di persone o dirigenti sotto accusa.
TikTok, da parte sua, ha respinto le accuse contenute nel rapporto parlamentare che ha portato all’inchiesta. “Con oltre 50 funzioni dedicate alla sicurezza degli adolescenti e nove video su dieci rimossi prima della visualizzazione, investiamo molto per offrire esperienze sicure e adatte all’età”, ha dichiarato la società.
L’indagine riporta l’attenzione su una questione già sollevata in precedenza: la morte di alcuni giovani utenti presumibilmente esposti a contenuti pericolosi. Tra questi, Marie Le Tiec, 15 anni, la cui madre ha scoperto sul telefono della figlia video e commenti che incoraggiavano il suicidio. “Hanno normalizzato depressione e autolesionismo, trasformandoli in un contorto senso di appartenenza”, ha raccontato la madre, Stéphanie Mistre.
TikTok e altre piattaforme social sono da tempo sotto esame a livello globale per presunti effetti nocivi sulla salute mentale dei minori, legati a bullismo, dipendenza digitale e modelli di comportamento pericolosi.
Se stai pensando al suicidio o senti di aver bisogno di aiuto, contatta Befrienders Worldwide, un’organizzazione internazionale che offre supporto in 32 Paesi. Puoi trovare il numero del centro di ascolto più vicino su befrienders.org.
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