Beko Europe annuncia 1.935 esuberi in Italia: qual è il piano del gruppo?
Nel corso di un incontro a Roma con i sindacati presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, Beko Europe ha illustrato il suo piano di trasformazione aziendale a lungo termine per l'Italia, dopo aver annunciato la prevista chiusura di due siti entro la fine del 2025 che comporterà circa 1.935 esuberi.
Si tratta delle sedi di Siena in Toscana e di Comunanza vicino ad Ascoli Piceno nelle Marche, oltre alla linea del freddo a Cassinetta vicino a Varese in Lombardia.
"L'esame ha evidenziato che gran parte della base produttiva non sta funzionando a livello finanziario, a causa di un contesto industriale difficile, che comprende l'aumento della concorrenza da parte di operatori asiatici e l'indebolimento della domanda. In questo contesto, gli attuali tassi di utilizzo della capacità produttiva in Italia sono insostenibili, scendendo a una media inferiore al 40 per cento quest'anno, il 20 per cento in meno rispetto al 2017, quando le vendite dell'industria europea erano allo stesso livello di oggi. Questo ha portato a perdite significative di decine di milioni di euro negli ultimi sette anni", si legge in un comunicato stampa di Beko Europe.
Il piano di trasformazione aziendale di Beko
Il gruppo ha inoltre dichiarato che il suo piano di trasformazione aziendale ottimizzerà le operazioni esistenti e rimodellerà la presenza dell'azienda in Italia per creare un'impronta sostenibile a lungo termine.
"L'Italia sarà il centro di eccellenza di Beko per il design industriale globale e per la cucina globale, compresa la ricerca e sviluppo (R&S), grazie a un investimento di 110 milioni di euro. Il nuovo investimento consentirà di progettare nuovi prodotti, sfruttando la robotica, l'automazione e la digitalizzazione. L'Italia rimarrà un centro decisionale fondamentale per le funzioni strategiche, tra cui le risorse umane, il marketing, la catena di approvvigionamento, l'IT, la R&S e la progettazione dei prodotti.
"Con l'Italia come centro di produzione per la cucina, Beko Europe lancerà nei prossimi anni una nuova suite di prodotti da incasso, tra cui un microonde, un forno e piani di cottura a induzione per coprire la gamma principale e quella premium presso gli stabilimenti di Melano (AN) e Cassinetta di Biandronno (VA). Le operazioni in entrambi gli stabilimenti saranno razionalizzate e riceveranno investimenti per aumentare l'automazione e l'efficienza", ha dichiarato l'azienda.
Beko Europe ha dichiarato che lo stabilimento di Carinaro sarà mantenuto come Centro Europeo di Distribuzione Ricambi dell'azienda, insieme alle operazioni di ricondizionamento degli elettrodomestici avviate nel 2023.
"Nei settori Lavanderia e Refrigerazione sono previste modifiche significative alla produzione attuale. Con riferimento alla refrigerazione, il sito di Siena non sarà destinatario di ulteriori investimenti a causa della perdita strutturale di competitività e delle perdite accumulate negli ultimi cinque anni nell'ordine di decine di milioni di euro, nonostante i significativi investimenti effettuati nella categoria dei congelatori orizzontali. Con riferimento al lavaggio, il sito di Comunanza (AP), nonostante i significativi investimenti ricevuti negli ultimi anni, si trova in condizioni critiche dal punto di vista della sostenibilità economica nel lungo periodo e della possibilità di mantenere l'operatività con un livello sostenibile di produzione profittevole", sottolinea inoltre il comunicato stampa.
Potenziale conversione degli impianti esistenti
Inoltre, è stato dichiarato che sia a Siena che a Comunanza verrà esplorato un piano di reindustrializzazione, compresa la potenziale conversione degli impianti esistenti.
"Il sito di refrigerazione di Cassinetta di Biandronno (VA) sta mostrando una perdita strutturale di competitività di costo e, tra quelli presenti in Italia, è il sito che ha visto le maggiori perdite cumulate realizzate nonostante gli ingenti investimenti effettuati negli ultimi sette anni. Nel sito sarà avviata una razionalizzazione delle attività produttive, mantenendo attiva la produzione di tre delle cinque linee attualmente in funzione. Gli esuberi relativi alle unità produttive interessate di Cassinetta, Siena e Comunanza sono stimati in 1.151 unità".
Nel comunicato stampa si legge anche che, per allinearsi alla riorganizzazione della base produttiva di Beko, verranno adeguate le funzioni centrali di Milano e Fabriano.
"Ciò include i ruoli operativi e commerciali coinvolti nella fusione delle aziende preesistenti, nonché i team di ricerca e sviluppo di Cassinetta di Biandronno, Milano e Fabriano. Questi cambiamenti mirano a eliminare le strutture duplicate, con esuberi stimati per 678 posizioni". L'azienda ha dichiarato di comprendere che il piano annunciato è difficile, ma è "necessario per garantire un futuro sostenibile e competitivo" alle attività di Beko Europe in Italia.
Governo pronto all'uso della Golden power
Il ministro Adolfo Urso e la sottosegretaria Fausa Bergamotto hanno invitato l'azienda a presentare a breve un piano industriale che preveda maggiori investimenti in Italia, anche usando gli strumenti che il Governo e le Regioni mettono a disposizione, al fine di scongiurare la chiusura di stabilimenti e a gestire al meglio eventuali ridimensionamenti occupazionali e produttivi. "Non condividiamo e non possiamo accettare il piano presentato oggi dai vertici di Beko Europe. Faremo rispettare la Golden power, che per noi significa tutelare l'occupazione", ha detto Bergamotto. I sindacati sono pronti a incrociare le braccia.