Stati Uniti, sanità, "Niente fluoro nell'acqua" secondo Trump. Qual è la posizione dell'Europa?

Mentre il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump si appresta a svolgere il suo secondo mandato alla Casa Bianca, un sospetto insolito è in cima alla lista delle cose da fare per la politica sanitaria: rimuovere il fluoro, un minerale presente in natura che aiuta a prevenire la carie, dalla fornitura di acqua.

Robert F. Kennedy Jr - avvocato ambientalista, attivista anti-vaccini e scelto da Trump per guidare il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti - ha definito il fluoro un "rifiuto industriale" e ha detto che Trump farà in modo di rimuoverlo fin dal primo giorno della sua presidenza, a gennaio.

L'attenzione alla fluorizzazione può sembrare misteriosa per alcuni, dato che gli Stati Uniti e l'Europa hanno iniziato ad aggiungere fluoro all'acqua potabile per migliorare la salute dentale dei bambini a metà del 1900. È stato dimostrato che riduce le carie di circa il 25%.

Negli Stati Uniti sono le autorità statali e locali a decidere se fluorizzare l'acqua, ma attualmente il governo raccomanda un livello di 0,7 milligrammi di fluoro per litro d'acqua, ben al di sotto della soglia di sicurezza di 1,5 mg/L fissata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Tuttavia, sembrano esserci anche alcuni rischi legati alla fluorizzazione a lungo termine al di sopra di questo livello.

Ricerche condotte in Paesi con livelli naturalmente elevati di fluoro suggeriscono che un consumo eccessivo è legato all'indebolimento delle ossa e alla riduzione del quoziente intellettivo nei bambini.

Questo ha provocato negli anni una reazione al fluoro, con gli oppositori che sostengono che i Paesi europei hanno "rifiutato" o vietato la fluorizzazione.

Ma è davvero così? E come si collocano i Paesi europei quando si parla di fluoro nell'acqua potabile?

Quali Paesi europei aggiungono fluoro all'acqua?

Irlanda, Inghilterra, Galles e alcune parti della Spagna attualmente aggiungono fluoro all'acqua, secondo i ricercatori della Dublin City University.

Circa il 10% della popolazione inglese ha accesso ad acqua "ottimamente" fluorizzata, rispetto all'11% della Spagna e al 73% dell'Irlanda, ha dichiarato la British Society Foundation nel 2020.

All'inizio di quest'anno, l'Inghilterra ha deciso di potenziare il suo programma di fluorizzazione per coprire un maggior numero di persone nella parte nord-orientale del Paese, ma il piano non è andato avanti.

Nel frattempo, diverse località irlandesi hanno interrotto la pratica e il governo irlandese ha avviato nel 2014 una revisione completa per valutare i potenziali rischi per la salute legati alla fluorizzazione.

All'inizio di quest'anno il sito ha pubblicato i risultati più recenti, concludendo che non esistono prove definitive per la maggior parte dei problemi di salute, ma che sono necessarie ulteriori ricerche sul potenziale impatto sul sistema nervoso del cervello e sulle condizioni ormonali.

Perché la maggior parte dei Paesi europei non aggiunge fluoro all'acqua?

Secondo i ricercatori della Dublin City University, 11 Paesi dell'Ue e del Regno Unito aggiungevano il fluoro all'acqua, ma da allora hanno smesso: Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda del Nord, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Scozia, Slovacchia e Svezia.

Altri 14 Paesi non hanno mai adottato questa pratica, tra cui Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia e Slovenia.

I responsabili politici hanno fornito una serie di ragioni per cui non fluorizzano l'acqua, tra cui la possibilità di ottenere il fluoro da pastiglie, dentifrici o fonti naturali; questioni relative ai diritti individuali e ai "farmaci di massa"; ostacoli logistici nell'attuazione di un programma capillare.

Alcuni hanno anche segnalato preoccupazioni per la sicurezza pubblica, ma non hanno citato alcun rischio effettivo per la salute legato alla fluorizzazione, hanno rilevato i ricercatori.

"Non ci sono prove che nessun Paese dell'UE abbia smesso di aggiungere fluoro a causa di evidenze di danni", hanno concluso i ricercatori.

I Paesi europei stanno ancora discutendo sul fluoro?

Non proprio, e soprattutto non gli olandesi, secondo Roberta Hofman, scienziata senior presso il KWR Water Research Institute nei Paesi Bassi.

I Paesi Bassi hanno iniziato ad aggiungere fluoro ad alcune acque potabili come esperimento nel 1953, raggiungendo alla fine degli anni '60 circa 2,5 milioni di persone.

Tuttavia, nel 1973, la Corte Suprema olandese ha stabilito che non esisteva una base legale per la fluorizzazione e che i politici avrebbero dovuto approvare una nuova legge per l'aggiunta di fluoro, senza pronunciarsi sulla sua efficacia o meno per la salute delle persone.

Da allora il dibattito non si è più riacceso in modo significativo, ha dichiarato Hofman a Euronews Health. "La gente ha iniziato a dire: 'Beh, il governo non dovrebbe darci una medicina [quando] non possiamo scegliere da dove comprare la nostra acqua potabile'", ha detto. "Nei Paesi Bassi non vogliamo aggiungere sostanze chimiche o altro all'acqua potabile".