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Garante della privacy e istituzioni Ue, think tank contro funzionari di Bruxelles

Business • Jan 31, 2025, 8:19 AM
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Il futuro Garante europeo della protezione dei dati (Gepd), che si occupa di gestire la privacy per le istituzioni dell'Ue, non dovrebbe provenire dai ranghi della Commissione europea che potrebbe aver avuto rapporti con le Big Tech. Lo si legge in una lettera inviata ai presidenti del Parlamento europeo e della Commissione europea, su iniziativa del think tank Centre for AI & Digital Humanism.

Firmata da un elenco di esperti di privacy, la lettera sottolinea che se il ruolo venisse assegnato all'italiano Bruno Gencarelli, funzionario di lunga data dell'Ue, la legittimità del Gepd sarebbe a rischio. All'inizio dello scorso anno, il Gepd ha stabilito, ad esempio, che l'uso di Microsoft 365 da parte della Commissione non era legittimo.

Perché gli Stati membri non sostengono Gencarelli

Gencarelli, che ha lavorato per 12 anni in ruoli dirigenziali sulla protezione dei dati presso la Commissione e che in precedenza era a capo dell'unità Affari internazionali e flussi di dati dell'esecutivo, è uno dei quattro candidati selezionati per il ruolo dalla Commissione.

Dopo le audizioni in entrambe le istituzioni all'inizio del mese, la Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento, Libe, ha votato per la nomina di Gencarelli, seguito dall'attuale Gepd Wojciech Wiewiórowski. Gli Stati membri, tuttavia, sostengono Wiewiórowski per l'incarico.

La prossima settimana, la Conferenza dei presidenti del Parlamento dovrebbe approvare la decisione della Libe, dopodiché le istituzioni dovranno trovare un compromesso.

Le audizioni erano previste per lo scorso novembre, ma sono state ritardate perché la Commissione non è riuscita a stilare la lista ristretta prima che il mandato di Wiewiórowski, in carica dal 2019, scadesse il 5 dicembre.

Il ruolo del Gepd e i rischi dell'AI

Sebbene il Gepd non sia in grado di multare le aziende Big Tech per una violazione della privacy, perché questa è una competenza delle autorità nazionali per la protezione dei dati, il suo ruolo di consulente di tali autorità di vigilanza è significativo.

Nel corso di quest'anno, la legge sull'AI inizierà ad essere applicata e le autorità nazionali di vigilanza sulla privacy vedranno il loro lavoro sulla privacy sempre più intrecciato con l'AI, il che consentirà al nuovo Gepd di assumere un ruolo di definizione dell'agenda.