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L'analisi del Dna di uno scheletro di 4.600 anni mostra un legame nascosto tra Egitto e Mesopotamia

• Jul 17, 2025, 6:35 AM
3 min de lecture
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Uno scheletro di 4.600 anni fa ha rivelato la prima prova genetica dell'antica migrazione tra la Mesopotamia e l'antico Egitto.

La scoperta è stata fatta nel sito di Nuwayrat, in Egitto, dove è stata rinvenuta la tomba sigillata contenente i resti dell'uomo.

Gli scienziati hanno sequenziato il genoma completo della persona dalla polvere estratta da uno dei suoi denti, segnando una svolta nella comprensione dei primi spostamenti umani nel mondo antico.

La ricerca, pubblicata su Nature, collega questa persona a un periodo cruciale della storia egiziana: circa l'epoca dell'Antico Regno e della costruzione della Grande Piramide di Giza.

Scheletro dell'uomo trovato a Nuwayrat, Egitto
Scheletro dell'uomo trovato a Nuwayrat, Egitto Credit: AP Photo/LIVERPOOL JOHN MOORES UNIVERSITY

L'uomo aveva tra i 44 e i 64 anni e la maggior parte del suo Dna si collega al Nord Africa, ma circa il 20 per cento è geneticamente connesso alla Mezzaluna Fertile della Mesopotamia, un'area compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate dove fiorì la prima civiltà, che corrisponde all'attuale Iraq.

Conferma dei legami tra Egitto e Mesopotamia

Questo conferma le teorie archeologiche portate avanti da tempo sul commercio e lo scambio culturale tra le due regioni.

Finora i probabili collegamenti si basavano su stili di ceramica condivisi e sistemi di scrittura simili, ma questa è la prima conferma genetica diretta del passaggio di persone tra le due regioni.

Gli scienziati affermano che sono necessari altri campioni di Dna antico per mappare l'intera scala e la tempistica delle prime migrazioni umane nella regione.