Addio a Graham Greene, attore indigeno candidato all’Oscar e volto di "Balla coi lupi"

L’attore canadese Graham Greene, che con la sua carriera ha contribuito a cambiare la percezione del talento indigeno a Hollywood, è morto dopo una lunga malattia. La notizia è stata confermata dal suo agente Michael Greene, che a Deadline ha dichiarato: “Era un grande uomo di morale, etica e carattere e ci mancherà per sempre. È finalmente libero”.
Nato il 22 giugno 1952 nella riserva Six Nations di Ohsweken, Greene aveva iniziato la carriera in teatro, per poi approdare al cinema nel 1979 con la serie televisiva canadese The Great Detective.
La consacrazione arrivò nel 1990 con il ruolo di Ziŋtká Nagwáka (Uccello Scalciante) in Balla coi Lupi di Kevin Costner, che gli valse una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista e contribuì a scardinare le rappresentazioni stereotipate dei nativi nei film mainstream.
Nel corso della sua carriera Greene ha recitato in pellicole di successo come Maverick (1994), Die Hard – Duri a morire (1995), Il miglio verde (1999), la saga di Twilight e Wind River (2017). In televisione è apparso in The Outer Limits, Riverdale, American Gods e nella serie The Last of Us. Nel mondo dei videogiochi ha prestato volto e voce a Rains Fall in Red Dead Redemption 2.
In un’intervista del 2024 al Canada’s Theatre Museum, Greene aveva raccontato le difficoltà degli inizi, quando ai giovani attori indigeni venivano proposti copioni basati su cliché: “Ti consegnavano un testo in cui dovevi parlare nel modo in cui pensavano parlassero i nativi. Dovevi avere un’aria stoica, non sorridere, grugnire molto. Non conosco nessuno che si comporti così. I nativi hanno un incredibile senso dell’umorismo”.
Numerosi i tributi dopo la sua scomparsa. L’attrice Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon), candidata all’Oscar, lo ha ricordato su Instagram: “Graham Greene è stato uno dei migliori a farlo. Ha reso migliore tutto ciò in cui era presente: più divertente, più profondo, memorabile”.
A Greene sopravvivono la moglie Hilary Blackmore, la figlia Lilly Lazare-Greene e il nipote Tarlo.
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