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La cucina italiana candidata a patrimonio immateriale dell'Unesco

• Sep 21, 2025, 1:56 PM
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Cucina come convivialità e rito di unione familiare. Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, il Ministero della Cultura e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani hanno promosso la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco.

L'annuncio è arrivato domenica con un'iniziativa a livello nazionale e internazionale. Domenica 21 settembre in diversi Comuni, dal nord al sud dell’Italia, e in diverse ambasciate in tutto il mondo, è stato organizzato l'evento “il pranzo della domenica-italiani a tavola”: un momento di incontro e di convivialità tra i cittadini intorno ai piatti della tradizione gastronomica italiana.

Il ministro Lollobrigida: "Candidiamo un rito"

“Noi non candidiamo un modo di cucinare, anche se tutte le cucine regionali italiane avrebbero i titoli per ottenere il riconoscimento a patrimonio immateriale dell’Unesco, noi candidiamo un rito”, ha detto il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

“Un rito che appartiene a tutti noi, che parte dalla scelta dei cibi, passa per la cucina per approdare sulle nostre tavole dove ancora si parlerà di quello che si sta mangiando. La cucina italiana è questo, sono antichi saperi tramandati, è la gioia di stare insieme, di incontrarsi e di mantenere vivi i rapporti familiari e di amicizia. Il pranzo della domenica è la massima espressione di questo tratto culturale che il mondo ci invidia. Vedere così tanta gente riunita nelle piazze italiane sarà una grande dimostrazione di quello che è la cucina per gli italiani”, ha aggiunto Lollobrigida.

Meloni: "Cucina italiana vale 250 miliardi di euro nel mondo"

"Di solito passavo il pranzo della domenica con i nonni, per me il pranzo della domenica è legato anche alle 'pastarelle', compreso il diplomatico", ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo al programma televisivo Rai 'Domenica In". "La cucina italiana è una delle cose più straordinarie che abbiamo, che raccontano meglio la nostra cultura, la nostra identità, la nostra tradizione, la nostra forza, ma anche la nostra economia", perché la cucina italiana vale circa 250 miliardi di euro nel mondo e vogliamo farla riconoscere", ha aggiunto la premier.

“Dall'alta cucina a quella popolare, l’Italia, per le sue variegate caratteristiche geografiche e per le sue stratificazioni storiche multiformi, è impreziosita da una straordinaria pluralità di ingredienti, di piatti, di occasioni, di rituali legati al mangiare. La storia del cibo è storia della civiltà e della cultura. La cucina italiana rispecchia la società, la storia e il nostro rapporto con il territorio: oltre a essere una peculiarità tutta italiana il cui primato è riconosciuto da tempo in tutto il mondo - ha commentato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli – Sosteniamo perciò con la massima convinzione e partecipazione la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale Unesco”.

“Il cibo è un pilastro della nostra identità e un potente collante sociale. Non c’è pasto senza condivisione, non c’è tavola senza una storia da raccontare. Riunirsi per mangiare è un rito che unisce generazioni, famiglie e intere comunità. È da questo legame profondo che nasce l’idea di scegliere il pranzo della domenica come simbolo per promuovere la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco", ha sottolineato il Presidente dell’Anci e Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

"Con questa iniziativa, che coinvolge diversi Comuni e territori, vogliamo sottolineare che la nostra cucina è ben più di una semplice arte culinaria: è espressione di una cultura popolare e accessibile, che racchiude in sé gesti, riti e saperi antichi, valorizzando il legame tra la terra e le persone, e rappresenta una delle risorse principali dell’economia e della cultura del nostro Paese”, ha aggiunto Manfredi.

I patrimoni materiali e immateriali Unesco dell'Italia

L'Italia, oltre a essere il Paese con il maggior numero al mondo di siti classificati patrimoni dell'Unesco, con 61 luoghi sparsi in tutto il territorio nazionale, detiene anche 19 patrimoni immateriali. Tra questi i più recenti sono l'Arte campanaria tradizionale e la pratica del canto lirico.