Il rapper Mo Chara dei Kneecap valuta azione legale dopo l'archiviazione dell'accusa di terrorismo

Mo Chara, nome reale Liam Óg Ó hAnnaidh, membro del gruppo rap di Belfast Kneecap, sta considerando un’azione legale contro lo Stato britannico, dopo che la sua accusa di terrorismo è stata archiviata la scorsa settimana.
Il rapper era stato accusato per un presunto episodio in cui avrebbe sventolato una bandiera di Hezbollah durante un concerto a Londra lo scorso novembre.
Venerdì 26 settembre, il caso è stato respinto su un cavillo legale: il magistrato capo Paul Goldspring ha stabilito che l’accusa era illegale e nulla, in quanto fuori dai termini di prescrizione.
Mo Chara e i Kneecap hanno sempre condannato Hezbollah e Hamas, due gruppi considerati terroristici nel Regno Unito, dichiarando di non incitare né approvare la violenza. Il gruppo si è invece impegnato a sostenere i diritti dei palestinesi e a criticare le azioni di Israele a Gaza. Hanno inoltre respinto accuse di antisemitismo, affermando che le critiche rivolte a loro servivano a silenziare chi denuncia massacri di massa.
"L'intero processo non ha mai riguardato me", ha dichiarato Mo Chara ai sostenitori fuori dal tribunale. "Non si è mai trattato di terrorismo – una parola usata dal vostro governo per screditare le persone che opprimete. Si è sempre trattato di Gaza, di ciò che accade se si osa parlare".
In un’intervista a Virgin Media, il rapper ha definito il procedimento un “circo” e una “distrazione dai problemi reali”, sottolineando che, anche in tribunale, avrebbe vinto. "Ovviamente per me è un sollievo che sia finita. È stato un po’ un incubo, ma mi riprenderò", ha aggiunto, riferendosi anche alla situazione a Gaza.
Mo Chara ha rivolto parole dirette al primo ministro britannico Keir Starmer, affermando che un’azione legale contro lo Stato è "sicuramente qualcosa che prenderemo in considerazione". In una dichiarazione ufficiale, ha aggiunto: "Come irlandesi conosciamo l’oppressione, il colonialismo, la carestia e il genocidio. I vostri tentativi di metterci a tacere sono falliti. Non resteremo in silenzio".
L’archiviazione del caso rappresenta una vittoria legale per Mo Chara, ma apre ora la strada a possibili iniziative giudiziarie contro lo Stato britannico, mentre il rapper e la band continuano a usare la loro musica e visibilità per parlare di questioni politiche e sociali.
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