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Riflessione sulla guerra alla Biennale di Kiev inaugurata a Varsavia

• Oct 3, 2025, 12:16 AM
6 min de lecture
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La sesta edizione della Biennale di Kiev è stata inaugurata al Museo d'Arte Moderna di Varsavia. La prima edizione si è svolta 10 anni fa. Come spiega uno dei curatori, la scintilla per l'istituzione della Biennale è arrivata dagli eventi di Maidan.

"Era un momento politico importante, in cui stava iniziando una nuova era storica, che in questo senso era rappresentata dalla guerra della Russia contro l'Ucraina. Perché proprio dopo il Maidan è iniziata l'occupazione della Crimea, quindi la nostra idea era quella di continuare il Maidan in campo culturale" ha dichiarato Vasily Cherepanin, curatore della Biennale di Kiev, in un'intervista a Euronews.

Il titolo dell'edizione di quest'anno è "Medio Oriente, Estremo Occidente". Presenta opere di artisti provenienti da molte città e regioni europee e mediorientali. Tutti condividono il modo di affrontare l'esperienza della guerra e di trasformarla in un futuro migliore.

Biennale di Kiev, Museo d'Arte Moderna di Varsavia.
Biennale di Kiev, Museo d'Arte Moderna di Varsavia. Euronews / fot. Paweł Głogowski

"Questa è una mostra che cerca di mostrarci non solo le immagini traumatiche delle guerre nella regione, ma cerca di rivelare il tipo di violenza sistemica che rende queste guerre, questa violenza, ancora impunita e ancora possibile" ci dice la direttrice del Msn Joanna Mytkowska.

Aggiunge che la mostra è "molto spettacolare. Si tratta di grandi video, installazioni, film, grandi oggetti monumentali. È molto piacevole da guardare, non abbaglia con immagini di guerra, ma fa riflettere".

Come l'opera di Aykan Safoğlu, che sembra un semplice puzzle. Ma è certo tanto di più visto che è composta da 13.000 pezzi.

Opera di Aykan Safoğlu, Museo d'Arte Moderna di Varsavia.
Opera di Aykan Safoğlu, Museo d'Arte Moderna di Varsavia. Euronews / fot. Paweł Głogowski

"L'immagine che vediamo nel mosaico proviene da Istanbul, dalla stazione ferroviaria di Sirkeci, una fermata dell'Orient Express e anche un luogo da cui le persone, molti immigrati, lasciavano la Turchia per cercare un futuro in Germania. L'opera è quindi una riproduzione fedele della sala d'attesa della stazione di Sirkeci. È più o meno l'immagine finale, di fatto l'ultima cosa che le persone vedevano nel loro viaggio verso la Germania" spiega l'artista.

Safoğlu incoraggia le persone a usare la propria immaginazione per completare il puzzle della realtà.

Museo d'Arte Moderna di Varsavia.
Museo d'arte moderna di Varsavia. Euronews / fot. Paweł Głogowski

La mostra al Museo d'Arte Moderna di Varsavia è aperta sino al 18 gennaio.