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Papa Leone XIV: la prima esortazione è dedicata a poveri, donne e migranti

• Oct 9, 2025, 11:31 AM
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Papa Leone XIV ha pubblicato giovedì la prima esortazione Apostolica, intitolata "Dilexi te" (Ti ho amato), sull'amore per i poveri.

L'esortazione denuncia in 121 punti tutti i "volti" della povertà: le difficoltà economiche, l'emergenza educativa, le disuguaglianze di genere e le difficoltà di migranti, malati e carcerati.

Il progetto era stato avviato già da Papa Francesco, e Prevost ha fatto suo il documento "aggiungendo alcune riflessioni".

La cultura dello scarto e la "dittatura di un'economia che uccide"

L'esortazione promuove una riflessione sulle cause stesse della povertà e denuncia la “dittatura di un’economia che uccide”, in cui cresce il divario sociale a scapito dell'integrazione.

"In un mondo dove sempre più numerosi sono i poveri, paradossalmente vediamo anche crescere alcune élite di ricchi, che vivono nella bolla di condizioni molto confortevoli e lussuose".

Si tratta di una "cultura che scarta gli altri", mentre "tollera con indifferenza che milioni di persone muoiano di fame o sopravvivano in condizioni indegne", ha scritto il papa.

Prevost: "respingere migranti è respingere Cristo"

Papa Leone ha anche ricordato Alan Kurdi, il bambino curdo siriano di tre anni che nel 2015 morì in mare nel tentativo di raggiungere l'Europa con la famiglia. Il suo corpo fu fotografato su una spiaggia in Turchia e divenne il simbolo della crisi europea dei migranti.

"Purtroppo, a parte una qualche momentanea emozione, fatti simili stanno diventando sempre più irrilevanti come notizie marginali", ha affermato Prevost, che ha proseguito, "ogni migrante respinto è Cristo stesso che bussa alle porte della comunità".

Sul tema, il papa ha fatto propri i principi di Francesco, "accogliere, proteggere, promuovere e integrare", e ha sottolineato che i "servire i poveri non è un gesto da fare dall'alto verso il basso, ma un incontro tra pari".

"Le donne sono doppiamente povere perché vittime di violenza"

La disuguaglianza di genere è uno dei volti della povertà denunciati nell'esortazione di Prevost.

"Doppiamente povere sono le donne che soffrono situazioni di esclusione, maltrattamento e violenza", ha scritto Prevost, "perché spesso si trovano con minori possibilità di difendere i loro diritti".

Anche in questo caso la riflessione si concentra sulle cause strutturali delle disuguaglianze. "L'organizzazione delle società in tutto il mondo è ancora lontana dal rispecchiare con chiarezza che le donne hanno esattamente la stessa dignità e identici diritti degli uomini".

Prevost: "Educare i poveri è un dovere"

L'esortazione denuncia l'emergenza educativa globale e l'importanza di istruire i poveri: "I piccoli hanno diritto alla conoscenza, come requisito fondamentale per il riconoscimento della dignità umana".

Prevost ha anche richiamato l'esempio di San Giuseppe Calasanzio, fondatore della prima scuola popolare gratuita d’Europa, "tesa alla formazione integrale dell’uomo e aperta a tutti".

Denunciare le ingiustizie "a costo di sembrare stupidi"

La parte finale del documento prosegue la denuncia delle cause della povertà: "Le strutture d’ingiustizia vanno riconosciute e distrutte con la forza del bene, attraverso il cambiamento delle mentalità ma anche, con l’aiuto delle scienze e della tecnica, attraverso lo sviluppo di politiche efficaci nella trasformazione della società".

Serve per questo "una voce che svegli, che denunci, che si esponga anche a costo di sembrare degli stupidi".