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Yoga: come trovare lo stile più adatto a noi

• Jan 30, 2025, 11:00 PM
11 min de lecture
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Prima o poi succede a tutti: tutti abbiamo un amico che, vedendoci stressati, ci chiede "Hai provato con lo yoga?". Proprio come le lunghe passeggiate, i bagni caldi e le tazze di tè caldo, lo yoga è un ottimo rimedio per affrontare meglio le difficoltà della vita.

Ma non si tratta di una disciplina unica, al contrario. Ci sono tantissimi stili, tra cui hatha, vinyasa, Iyengar, ashtanga e yin.

Nato nell'India settentrionale più di 5mila anni fa, il termine yoga compare per la prima volta negli antichi testi sacri indù "Rig Veda".

Nell'ultimo secolo è diventato una pratica diffusa in tutto il mondo, anche se nel corso degli anni si è evoluto molto, concentrandosi maggiormente sulla parte di attività fisica rispetto a quella filosofica.

Persone eseguono pose di yoga su tavole galleggianti al tramonto a Olathe, Kansas.
Persone eseguono pose di yoga su tavole galleggianti al tramonto a Olathe, Kansas. Credit: AP Photo/Charlie Riedel, File

Al centro di ogni stile di yoga ci sono le astana, le posizioni, che variano da quelle più tranquille (come quella del bambino) a quelle più complicate (la verticale dello scorpione, per esempio). Ma per i principianti è sempre difficile scegliere da dove cominciare.

"Lo stile migliore è quello che funziona per voi", dice Tim Senesi, insegnante di yoga da 22 anni. "Ci sono molti percorsi diversi per arrivare allo stesso obiettivo".

Ecco una guida ad alcuni degli stili di yoga più popolari e ai loro livelli di difficoltà.

Gli stili di hatha/yin yoga

La di New York Yogi Stephanie Rodriguez
La di New York Yogi Stephanie Rodriguez Credit: AP Photo/Ted Shaffrey, File

Sebbene il termine significhi "potenza", l'hatha è in realtà molto delicato ed è ottimo per chi è agli inizi.

È un termine ombrello, che incorpora qualsiasi tipo di yoga che preveda le asana hatha. Fra queste pose la più famosa è il saluto al sole, che apre le lezioni e che dà inizio a una sequenza di dodici posizioni.

Le lezioni di hatha sono incentrate sulla respirazione (pranayama), con pose tenute per pochi respiri e movimenti più lenti tra una posa e l'altra, per rilassarsi di più e migliorare flessibilità e l'equilibrio.

Lo yin, invece, è incentrato sulla flessibilità: si lavora per allungare il tessuto connettivo dei muscoli. Gli studenti mantengono le posizioni per cinque minuti o più, permettendo al corpo di stabilizzarsi in una posa piuttosto che forzarla.

Gli stili vinyasa/ashtanga

Donne in una scuola di yoga al centro sportivo Shogun a Kiev, in Ucraina
Donne in una scuola di yoga al centro sportivo Shogun a Kiev, in Ucraina Credit: AP Photo/Evgeniy Maloletka, File

Se volete qualcosa di più "movimentato", il vinyasa è uno yoga che coordina il movimento con il respiro in una progressione di posizioni. Alcuni corsi di livello superiore si muovono al ritmo di una posizione per respiro.

Questi corsi si chiamano spesso flow o power e sono adatti a persone più atletiche, ma gli studenti debbono comunque iniziare dal livello principiante.

"Non incoraggerei un principiante a iniziare con un corso di vinyasa flow di livello superiore, perché non potrebbe muoversi bene subito", ha detto Anne Van Valkenburg, che da 18 anni forma insegnanti di yoga nella Hawaii.

L'ashtanga è uno stile simile al vinyasa, ma prevede una serie di posizioni da ripetere ogni giorno, seguendo il proprio ritmo di apprendimento. Quando gli studenti diventano più forti, passano a una serie superiore, con pose più impegnative. Un percorso paragonabile ai livelli di cintura nelle arti marziali.

Lo stile Iyengar

Un video dell'istruttore di yoga Tim Senesi
Un video dell'istruttore di yoga Tim Senesi Credit: Tim Senesi via AP

Tornando a stili più "dolci", lo Iyengar yoga prevede le stesse posizioni del vinyasa a un ritmo più basso. Ma non si pensi che sia più facile.

Si presta maggiore attenzione alla precisione delle posizioni e alla postura del corpo attraverso piccoli aggiustamenti. Le posizioni vengono mantenute più a lungo e si fa affidamento su oggetti di supporto come cuscini, blocchi o cinture.

Questo stile aiuta a padroneggiare meglio le basi dello yoga, un punto di partenza perfetto per chi è alle prime armi o per chi si sta riprendendo da infortuni.

Un'ultima avvertenza da considerare

La maggior parte degli insegnanti di yoga mescola vari stili nelle proprie lezioni, che non sempre sono chiaramente indicati con i nomi che abbiamo utilizzato. Ma questo non vi deve spaventare: siate sempre pronti a fare domande all'istruttore.

All'inizio cercate i corsi per principianti. Se non riuscite a trovarne uno vicino a voi, non preoccupatevi: la maggior parte degli insegnanti è pronta a trovare soluzioni per integrare persone agli inizi. La cosa fondamentale è buttarsi e provare diversi stili, finché non se ne trova uno che fa per noi.

"Mi sento triste quando qualcuno prova lo yoga una o due volte e poi dice: 'Eh, non mi piace'", ha detto Van Valkenburg. "Spesso queste persone negano a sé stesse una possibilità per vivere meglio".