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Stati Uniti: Trump nella bufera per le rivelazioni sulle presidenziali del libro All or Nothing

• Feb 25, 2025, 11:10 AM
10 min de lecture
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Dopo il bestseller del 2018 Fire and Fury: Inside the Trump White House, viene pubblicato oggi nel Regno Unito All Or Nothing: How Trump Recaptured America, il nuovo reportage del giornalista americano Michael Wolff.

Annunciando "All or Nothing", l'editore Crown ha dichiarato che: "La tesi di Wolff nei suoi 18 mesi di copertura della campagna elettorale era che l'establishment avrebbe distrutto Trump, o Trump avrebbe distrutto l'establishment. All or Nothing è il quadro panoramico e intimo di Wolff di quella battaglia".

Una storia che, secondo Crown, copre: "le accuse, i processi, i tentativi di assassinio, l'umiliazione e la defenestrazione di un presidente in carica, fino alla sconcertante vittoria di Trump".

Ecco alcune delle rivelazioni già note al pubblico.

Trump era "sul punto di crollare", dopo l'attentato

Dopo l'attentato in Pennsylvania, Trump "sembrava sul punto di crollare", racconta Wolff.

Trump "spesso non completava le frasi, girava a sinistra, quando avrebbe dovuto sapere che era a destra; sbagliava nomi ovvi ed esplodeva in sfoghi che, persino per lui, sembravano irrazionali".

Niente endorsement da parte della figlia e del genero

Ivanka Trump e Jared Kushner, entrambi ebrei, pare si siano rifiutati di firmare una dichiarazione che affermava che Trump non era antisemita.

"Dato che continuava a sembrare incapace di offrire un sostegno assoluto a Israele sulla scia del 7 ottobre", scrive Wolff, "Trump si è rivolto a Jared per l'ennesima volta per avere un appoggio dei gruppi ebraici, chiedendo esplicitamente a lui e a Ivanka un endorsement pubblico".

Wolff prosegue affermando che Kushner "ha continuato a evitare" un'investitura formale sul suocero, dicendo: "No, io e Ivanka non lo faremo. Non andremo metteremo noi e i nostri nomi su una cosa del genere, non stavolta".

Una donna vicepresidente

Wolff scrive che inizialmente Trump cercava una donna come vicepresidente- In lizza c'erano due conduttrici di Fox News: Maria Bartiromo e Harris Faulkner. Tuttavia, Elon Musk ha detto a Trump che lo avrebbe appoggiato solo se J.D. Vance fosse stato il suo vice.

"Cosa c'è di sbagliato in Elon Musk?

Secondo quanto riferito, Trump è rimasto "sconcertato" dal comportamento bizzarro di Elon Musk durante il suo comizio a Butler, in Pennsylvania, in cui Musk ha iniziato a saltare sul palco come un pazzo.

"Che c**** di problema ha questo tizio? E perché non gli entra la camicia?", ha detto Trump. Musk ha anche dichiarato di non essere impressionato dal suo primo incontro con Vance: "Non ho alcun interesse a parlare con un vicepresidente", sostiene Wolff.

Dov'è Melania?

Wolff rivela che nessuno sapeva dove fosse Melania Trump durante la campagna elettorale: "Nessuno può dirvi dove Melania viva effettivamente. Quello di Trump potrebbe essere il matrimonio di maggior successo in America. Oppure potrebbe esplodere da un momento all'altro".

Quest'ultima opzione sembra essere più accurata, poiché il libro prosegue rivelando che la first lady "odia fottutamente il marito", secondo un "confidente del patio di Mar-a-Lago".

Festeggiare col veleno

Wolff rivela che Trump festeggia con il "veleno". A quanto pare, questo si presenta sotto forma di un cestino pieno di cioccolato e dolciumi, tra cui Hershey's Miniatures e Tootsie Rolls. Ne prende "due manciate" e poi chiede che vengano rimosse.

Michael Wolff
Michael Wolff AP Photo

La risposta del team di Trump a "All or nothing"

Il direttore della comunicazione della Casa Bianca Steven Cheung ha definito Wolff un "bugiardo sacco di m****" che "è abituato a creare storie che nascono dalla sua immaginazione malata e distorta, possibile solo perché ha un grave e debilitante caso di sindrome ossessiva da Trump, che ha fatto marcire il suo cervello grande come una nocciolina".

Un attacco che ricorda quello rivolto alla produzione del biopic sulla vita di Trump "The Apprentice": in quel caso, Cheung affermò che il film "È pura diffamazione, non dovrebbe essere mostrato e non merita nemmeno di stare nella sezione 'Dvd a metà prezzo' di uno squallido videonoleggio".

Il consigliere politico del partito repubblicano Chris LaCivita ha invece scritto su X che il libro è un'"opera di finzione" e "spazzatura totale".

"Le scene sono immaginarie, le conversazioni sono false, la cronaca è inventata e ancora una volta, come per gli altri suoi libri che attaccano il presidente Trump, nessuno crede a nulla", ha aggiunto LaCivita.

Ha anche affermato che i precedenti lavori di Wolff sono stati "pieni di imprecisioni e di errori di copy-editing, e questo non fa eccezione".

In effetti, Wolff è stato chiamato in causa in passato per spiegare alcune scelte stilistiche e per confermare alcune fonti. Ma la risposta sembra un po' troppo dura, se veramente si fosse inventato tutto di sana pianta.

La reazione di Trump a "All or nothing"

Trump ha scritto: "Mi ha chiamato molte volte cercando di organizzare un incontro, ma non l'ho mai richiamato perché non volevo dargli la credibilità con un'intervista".

E ha aggiunto: "Anche altri nell'Amministrazione sono stati chiamati, hanno riferito le sue chiamate e, allo stesso modo, non hanno parlato con lui. Presumo, tuttavia, che sia riuscito a parlare con un piccolo numero di persone, ma di nulla di significativo".

La risposta di Trump su Truth social il 23 febbraio
La risposta di Trump su Truth social il 23 febbraio Truth Social

Trump ha proseguito: "Wolff dice di avere delle fonti, ma non le ha, è una BUGIA, come nel caso di molti cosiddetti 'giornalisti'. Se ha delle fonti, che vengano rivelate. Attenzione, non succederà mai".

"È una FAKE NEWS, lui è un PERDENTE, e nessuno dovrebbe sprecare il proprio tempo o denaro nell'acquistare questo libro noioso e ovviamente inventato!".

“All Or Nothing: How Trump Recaptured America”
“All Or Nothing: How Trump Recaptured America” Crown (Amazon)

"All Or Nothing: How Trump Recaptured America" esce oggi.