Autostrade, approvato un emendamento che aumenta i pedaggi dal 1 agosto

"Una stangata sulle vacanze". La reazione dell'associazione per la difesa dei consumatori Codacons è stata netta dopo la notizia di un emendamento approvato all'ultimo momento al Decreto legge Infrastrutture, emanato nello scorso mese di maggio dal governo e del quale è in discussione la conversione in legge. La modifica riguarda infatti i pedaggi autostradali, per i quali è previsto un aumento dal 1 agosto. E andrebbe perciò a colpire sia chi si sposta per lavoro sia i turisti italiani e stranieri.
Lo stesso ministro Salvini vorrebbe un dietrofront
Si tratta di una decisione che ha suscitato clamore e, appunto, aspre critiche nei confronti del governo. Lo stesso ministro dei Trasporti Matteo Salvini sarebbe intervenuto nel pomeriggio chiedendo di ritirare l'emendamento, che è però stato sostenuto da tutte le forze di maggioranza (inclusa la Lega).
Secondo quanto riportato dall'agenzia Gea, il testo dell'emendamento indica che "la misura del canone annuo corrisposto direttamente ad Anas è integrata di un ulteriore importo, calcolato sulla percorrenza chilometrica, pari a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5 a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di entrata in vigore del presente comma.
Un euro in più ogni mille chilometri e 90 milioni complessivi
Tradotto in termini concreti, secondo il Codacons il costo per gli utenti, tenuto conto che i rincari interverranno in piena stagione estiva, saranno particolarmente elevati. Si parla di 90 milioni di euro complessivi, e di un euro in più ogni mille chilometri percorsi: “È una manovra studiata per colpire gli automobilisti nel periodo di maggior utilizzo della rete autostradale”, ha dichiarato l'associazione di consumatori.
La cifra citata, in effetti, corrisponde a quella che è stata indicata nella relazione tecnica dei relatori, e che dovrebbe consentire all'Anas “di coprire in modo definitivo il fabbisogno di risorse che negli ultimi anni è strutturalmente aumentato”.
Pronto un sub-emendamento soppressivo (ma arriva dall'opposizione)
A quanto pare, sarebbe già stato presentato un sub-emendamento soppressivo, che permetterebbe di rimediare e consentire al Parlamento di tornare sui propri passi, eliminando la norma dal testo di conversione. Tale proposta arriva però dai ranghi delle opposizioni: occorrerà dunque capire quale sarà l'orientamento di governo e maggioranza sulla questione.