Caos nei cieli dopo l’attacco israeliano all’Iran: voli cancellati e passeggeri bloccati

Migliaia di passeggeri stanno affrontando gravi disagi nei voli dopo che Israele ha lanciato attacchi contro obiettivi in Iran.
Lo spazio aereo sopra Iran, Iraq, Israele e Giordania è piombato nel caos dopo l’attacco missilistico israeliano sferrato venerdì mattina presto contro il territorio iraniano. Le conseguenze sono state immediate: decine di voli sono stati dirottati o cancellati, lasciando migliaia di passeggeri bloccati in destinazioni inaspettate.
L’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv è stato chiuso fino a nuovo avviso, mentre le principali compagnie aeree – tra cui Emirates, Lufthansa, Air France, United e Delta – hanno sospeso i collegamenti con la regione.
Se vi trovate in viaggio o avete in programma di volare nella zona, ecco gli ultimi aggiornamenti e i consigli delle autorità.
Voli cancellati a Tel Aviv e spazio aereo iraniano chiuso
Decine di voli da e per l’aeroporto Ben Gurion sono stati cancellati o ritardati, compresi quelli operati da Etihad Airways, Delta Air Lines e Air France.
El Al Airlines, la compagnia di bandiera israeliana, ha sospeso i voli da e per Israele, annunciando anche lo spostamento di parte della propria flotta fuori dal Paese. Anche Israir ha avviato l’evacuazione dei suoi aerei dall’aeroporto di Tel Aviv, che secondo le previsioni rimarrà chiuso per tutto il fine settimana.
Già all’inizio di maggio, molte compagnie avevano ridotto i voli verso Israele dopo che un missile lanciato dai ribelli Houthi dello Yemen era atterrato vicino all’aeroporto.
Nel frattempo, Iran, Iraq e Giordania hanno chiuso il proprio spazio aereo fino a nuovo avviso, secondo quanto riportato dai media locali e dagli avvisi ai piloti. Anche l’Iraq ha sospeso tutte le operazioni aeroportuali. Il corridoio aereo tra Iran e Iraq è uno dei più trafficati al mondo per i voli tra Europa e Asia.
Dirottamenti e cancellazioni in Iran
L’aeroporto internazionale Imam Khomeini, a Teheran, ha bloccato tutti i voli in entrata e uscita subito dopo l’attacco, con almeno 16 collegamenti già cancellati.
I voli che si trovavano nello spazio aereo iraniano al momento dell’attacco sono stati deviati o sono tornati agli aeroporti di partenza. Il traffico aereo è ora dirottato su rotte alternative a sud (via Egitto e Arabia Saudita) e a nord (via Turchia, Azerbaigian e Turkmenistan).
Oltre 10 voli internazionali sono stati costretti ad atterrare all’aeroporto Heydar Aliyev di Baku, in Azerbaigian, tra cui quelli operati da AJet, FlyDubai, Air Arabia, Jazeera Airways, Etihad Airways e Turkish Airlines.
A Cipro, 29 voli con un totale di 2.427 passeggeri sono stati dirottati: 20 atterrati a Larnaca e 9 a Pafos. Le autorità locali hanno annunciato che ai passeggeri saranno offerte sistemazioni alberghiere.
Le compagnie aeree che hanno cancellato i voli
Lufthansa ha sospeso i voli per Teheran e ha deciso di evitare temporaneamente lo spazio aereo di Iran, Iraq e Israele. Flydubai ha cancellato i collegamenti con Amman, Beirut, Damasco, oltre a quelli per Iran e Israele.
Anche Emirates ha sospeso i voli da e per Iraq, Giordania, Libano e Israele. Qatar Airways ha cancellato due voli diretti a Damasco, mentre Etihad ha annullato o deviato numerosi servizi.
El Al ha sospeso tutti i voli in programma tra venerdì e sabato per motivi di sicurezza e per il rischio di contrattacchi iraniani. La compagnia, nota per continuare a operare anche in tempi di crisi, ha raccomandato ai passeggeri di organizzarsi per eventuali pernottamenti all’estero. Inoltre, i biglietti con partenza fino al 28 giugno potranno essere cancellati e convertiti in voucher. Le nuove prenotazioni per voli fino al 22 giugno sono momentaneamente sospese.
Molti altri voli sono stati cancellati, dirottati o hanno fatto ritorno agli aeroporti di partenza. Chi ha prenotato un volo verso Libano, Giordania o Azerbaigian è invitato a monitorare costantemente i siti delle compagnie e degli scali.
Le raccomandazioni dei governi per chi viaggia in Iran
Il Foreign Office britannico (Fcdo) sconsiglia qualsiasi viaggio in Iran, avvertendo che i cittadini con passaporto britannico o doppia cittadinanza anglo-iraniana rischiano seriamente arresti, interrogatori o detenzioni arbitrarie.
Chi sceglie di viaggiare nonostante l’avvertimento dovrebbe stipulare un’assicurazione completa, che copra l’intero itinerario e le eventuali emergenze.
Anche il ministero degli Esteri spagnolo ha riaffermato l’avviso contro i viaggi verso l’Iran “in qualsiasi circostanza”, aggiungendo che la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi giorni. Raccomanda di seguire costantemente gli aggiornamenti attraverso i canali ufficiali dell’Ambasciata a Teheran.
Il ministero degli Esteri romeno ha chiesto ai connazionali presenti in Israele di segnalare la loro presenza e seguire le istruzioni delle autorità locali. Anche in questo caso, ha sconsigliato i viaggi in Iran.
Infine, il ministero degli Esteri bulgaro ha invitato i cittadini presenti in Iran a lasciare il Paese il prima possibile. Chi non può farlo è tenuto a seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali, evitare siti militari o affollati e mantenersi informato sull’evoluzione della crisi. Sono state inoltre discusse misure preventive in vista di un’eventuale evacuazione dalla regione.
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