Incendio sul Vesuvio visibile dallo Spazio, tre fronti ancora attivi

Continua a bruciare il rogo divampato venerdì notte sul Vesuvio. L'altissima colonna di fumo prodotta dall'incendio che ha colpito il parco nazionale è visibile anche dallo spazio. Sul web sono diventate virali le foto satellitari che mostrano il golfo di Napoli con un lungo pennacchio bianco che si leva da un lato del vulcano, a dimostrazione della gravità del rogo e della estensione del fronte del fuoco.
Secondo quanto comunicato dal prefetto di Napoli Michele di Bari, al termine di un vertice del Centro coordinamento soccorsi, sono ancora tre i fronti attivi: la Valle del Gigante verso il Monte Somma, dove operano i Canadair, il versante sud del cratere, interessato dagli interventi degli elicotteri della Protezione Civile regionale. Infine la zona del Vicinale, dove il vento della scorsa notte ha riattivato le fiamme, affrontate con squadre a terra.
La procura di Nola (Napoli), competente per territorio, ha aperto un fascicolo per chiarire l’origine del rogo che sta mettendo in ginocchio uno dei simboli paesaggistici e culturali del Paese. Secondo quanto si è appreso al momento non ci sarebbero indagati e non sono state definite le ipotesi di reato, in attesa della relazione che sarà presentata dai carabinieri forestali.
Dalle prime ore di domenica sono impegnati 6 Canadair e 4 elicotteri, oltre a 15 squadre di volontari della Protezione Civile mobilitate con decreto straordinario del ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, su richiesta della Regione Campania. I Vigili del fuoco hanno potenziato la loro presenza con due moduli antincendio boschivo provenienti da Toscana e Marche e squadre di rinforzo da Benevento e Salerno.
Sul fronte sanitario e logistico, i sindaci dei quattro comuni più colpiti hanno attivato i Centri Operativi Comunali e un presidio medico fisso h24 a Terzigno. La Asl Napoli 1 Centro ha messo a disposizione il residence dell’Ospedale del Mare per ospitare i volontari provenienti da altre regioni.
Ferito alla testa un volontario colpito da arbusto sul Vesuvio
L’emergenza non ha risparmiato le persone impegnate nelle operazioni: un volontario della Protezione Civile, colpito alla testa da un arbusto durante le attività di bonifica in via Vecchia Campitelli a Terzigno, è stato trasportato in codice giallo all’Ospedale del Mare con una distorsione alla caviglia, un taglio al collo e dolori alla schiena.
Sul piano ambientale ed economico, Coldiretti segnala danni ingenti alla viticoltura del Lacryma Christi Dop proprio alla vigilia della vendemmia, oltre che alle coltivazioni di albicocca Pellecchiella e Pomodorino del Piennolo Dop. A rischio anche agriturismi e percorsi di degustazione, con un impatto durissimo su turismo e agricoltura locali.
Il report di Legambiente: In Italia già in fumo 56.263 ettari
La gravità della situazione si inserisce in un contesto nazionale allarmante: secondo il report Italia in fumo di Legambiente, tra il primo gennaio e il 31 luglio 2025 si sono registrati 851 incendi per un totale di 56.263 ettari bruciati, superando già la superficie colpita in tutto il 2024. In particolare, oltre 18.700 ettari di aree Natura 2000 sono stati distrutti in 253 episodi incendiari, confermando una tendenza definita “cronica” dall'associazione, che lancia un appello per salvaguardare il patrimonio naturale italiano.
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