Attacchi israeliani su Gaza: numerosi morti, uccisi anche cinque giornalisti di Al Jazeera

Un’ondata di attacchi israeliani ha colpito lunedì diverse aree della Striscia di Gaza, mentre Israele prepara l’espansione della sua offensiva di terra per prendere il controllo di Gaza City. Secondo alcuni residenti, si è trattato del bombardamento più intenso delle ultime settimane.
La Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) ha riferito che sette persone sono state uccise e 41 ferite, tutte portate all’ospedale Al-Quds di Gaza City. Le ambulanze, ha spiegato l’organizzazione, continuano a trasportare feriti mentre i bombardamenti proseguono, con le équipe mediche al lavoro 24 ore su 24 nonostante le risorse scarse. In un altro comunicato, Prcs ha segnalato il trasporto di nove corpi e due feriti all’ospedale Al-Shifa.
A Khan Younis, sette membri di una stessa famiglia, un nonno, i suoi quattro figli, un nipote e un altro parente, sono stati uccisi in un attacco notturno contro un edificio residenziale, secondo l’ospedale Nasser.
Gli attacchi seguono le dichiarazioni di domenica del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha ribadito l’intenzione di espandere l’operazione su Gaza City, una delle ultime aree non ancora sotto controllo militare israeliano. La decisione arriva nonostante gli appelli alla tregua di diversi alleati e l’opposizione interna, inclusa quella delle famiglie dei circa 20 ostaggi vivi detenuti da Hamas e di membri dell’establishment della sicurezza, secondo cui i benefici militari sarebbero ormai minimi.
Le parole di Netanyahu hanno attirato dure critiche: il presidente francese Emmanuel Macron ha definito l’operazione “un disastro di gravità senza precedenti” e “un passo verso una guerra senza fine”, mentre il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha accusato Israele di aver “perso la ragione e l’umanità”, parlando di “negazione del diritto e dei valori fondanti della nostra civiltà” e ipotizzando decisioni per costringere Netanyahu a “riflettere”.
L’offensiva aerea e terrestre israeliana ha già provocato lo sfollamento della maggior parte della popolazione palestinese e spinto la Striscia sull’orlo della carestia.
Regno Unito, Starmer "gravemente preoccupato" per attacchi ai giornalisti
Il governo britannico è "gravemente preoccupato per i ripetuti attacchi ai giornalisti" nella Striscia di Gaza. Lo ha detto una portavoce del premier Keir Starmer interpellata nel briefing di giornata sull'uccisione da parte di Israele di altri 6 reporter e operatori di Al Jazeera nelle ultime ore. "I giornalisti che coprono i conflitti sono tutelati dal diritto umanitario internazionale e devono poter lavorare indipendentemente e senza paura", ha poi aggiunto la portavoce di Downing Street, sollecitando il governo e i militari israeliani "a garantire che possano farlo in sicurezza".
Domenica cinque giornalisti di Al Jazeera sono stati uccisi in un attacco a una tenda stampa nei pressi di Al-Shifa, episodio che ha suscitato la condanna di Reporter senza frontiere e del Comitato per la protezione dei giornalisti.
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