Vertice Trump-Putin in Alaska alle 21: quali sono gli obiettivi di Stati Uniti, Russia e Ucraina

In attesa dell'incontro previsto ad Anchorage alle 21 (ora italiana, le 11 in Alaska) tra Donald Trump e Vladimir Putin, Washington e Mosca hanno inviato messaggi contrastanti su quali siano i rispettivi obiettivi per il vertice tanto atteso.
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di ritenere che Vladimir Putin stia cercando un accordo per porre fine alla guerra di Mosca in Ucraina. "Farà un accordo. Credo che lo farà. E lo scopriremo - lo saprò molto presto", ha detto Trump in un'intervista a Fox News Radio.
Non è la prima volta che Trump fa una dichiarazione simile. In passato ha detto più volte che il leader russo aveva intenzione di porre fine all'invasione dell'Ucraina, o che lui avrebbe potuto convincerlo in tal senso, salvo essere smentito poi dai fatti e dalla prosecuzione dei bombardamenti sulle città ucraine e delle ostilità al fronte.
La retorica del presidente Usa è tuttavia cambiata in qualche modo negli ultimi giorni, diventando un po' meno convincente e meno ottimista.
All'inizio della settimana i funzionari della Casa Bianca hanno addirittura definito l'incontro in Alaska un semplice "esercizio di ascolto".
Nei giorni scorsi lo stesso presidente degli Stati Uniti ha minimizzato, descrivendo questo vertice come "l'impostazione del tavolo per il secondo incontro", presumibilmente tra Putin e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky seppure alla presenza di Trump e forse di alcuni leader europei.
"Avremo il secondo incontro se il primo andrà bene", ha detto Trump, aggiungendo che preferirebbe che il secondo incontro tra Putin e Zelensky avvenisse "quasi immediatamente". Il programma presidenziale prevede per ora la ripartenza da Anchorage alle 17:45 ora locale (le 3:45 di sabato in Italia).
Alla domanda se crede di poter convincere Putin a smettere di colpire i civili in Ucraina, Trump ha risposto: "Credo che la risposta sia no, perché ho avuto questa conversazione (con Putin)".
Il leader Usa ha dato un 75 per cento di probabilità di successo al summit, convinto della firma di un accordo che magari includa anche un'intesa sulle terre rare a Mosca e sulle garanzie difesa a Kiev seppur fuori dalla Nato, ma Kiev ha frenato sulle aspettative.
"I negoziati possono essere produttivi solo dopo il raggiungimento di un cessate il fuoco", ha scritto su X il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, alla vigilia del vertice dove si si stanno tenendo e sono attese diverse manifestazioni di protesta contro la Russia.
Cosa vuole Mosca dal vertice in Alaska?
La delegazione russa è atterrata in una base militare in Alaska, territorio venduto proprio dai russi agli statunitensi nel 1867. Oltre a Vladimir Putin, ci sono tra gli altri il ministro degli esteri Sergey Lavrov e il consigliere Kirill Dimitriev.
Per Mosca l'agenda dei colloqui negli Stati Uniti sembra diversa. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che non è prevista la firma di alcun documento.
Pur affermando che sarebbe un "errore" prevedere l'esito dei colloqui, Peskov ha sottolineato che non è previsto che Putin e Trump formalizzino alcun accordo. "Il presidente Putin e il presidente Trump sono pronti a parlare e discuteranno delle questioni più difficili", ha aggiunto il portavoce del Cremlino.
L'assistente di Putin, Yuri Ushakov, che fa parte della delegazione russa all'incontro di venerdì, ha dichiarato che il tema centrale del vertice in Alaska è la "risoluzione" della guerra della Russia in Ucraina, anche se si discuterà anche di cooperazione economica e sicurezza globale.
Lo stesso Putin ha tenuto una riunione speciale giovedì mattina con le autorità russe, affermando che l'amministrazione statunitense sta "compiendo sforzi sufficientemente energici e sinceri per porre fine alle ostilità, risolvere la crisi e raggiungere accordi che siano nell'interesse di tutte le parti coinvolte in questo conflitto".
Indicando che l'obiettivo principale del Cremlino è di riavviare e normalizzare le relazioni della Russia con gli Stati Uniti - che per Mosca non hanno nulla a che fare con l'Ucraina - Putin ha detto che l'incontro è importante "per creare condizioni di pace a lungo termine tra i nostri Paesi, in Europa e nel mondo intero".
La Russia descrive l'incontro in Alaska come una nuova Yalta
Il presidente russo non ha menzionato alcun passo per porre fine alla guerra contro l'Ucraina e si è invece concentrato sui contatti di Mosca con Washington, nel tentativo di posizionare l'incontro in Alaska come un vertice delle superpotenze mondiali.
L'Institute for the Study of War (Isw), con sede negli Stati Uniti, ritiene che il Cremlino stia utilizzando il vertice in Alaska per dipingere la Russia come una potenza mondiale pari agli Stati Uniti e per posizionare Putin come un pari di Trump.
Mercoledì, il principale negoziatore russo e amministratore delegato del Fondo russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev, ha alluso alla Conferenza di Yalta del 1945 tra Stati Uniti, Regno Unito e Unione Sovietica, sostenendo che la conferenza di Yalta "ha vinto la Seconda guerra mondiale" e che Putin e Trump, allo stesso modo, "impediranno la Terza guerra mondiale".
Il capo della regione annessa alla Crimea, Sergei Aksyonov, ha affermato che Trump dovrebbe visitare la regione per concordare una "nuova pace di Yalta". Anche i media russi controllati dallo Stato hanno spinto sul paragone con il vertice di Yalta, sostenendo che in Alaska siederanno al tavolo "persone che hanno una reale influenza sui processi globali".
Donald Trump ha respinto le affermazioni secondo cui un incontro a tu per tu con il presidente degli Stati Uniti potrebbe essere percepito come una ricompensa per Vladimir Putin.
Ma anche se l'incontro non dovesse andare bene e non ci fosse un secondo vertice con i leader di Ucraina ed Europa, Putin sarà già uscito dall'isolamento diplomatico per la prima volta dall'inizio della sua invasione su larga scala dell'Ucraina.
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