Gaza: attacco israeliano sull'ospedale Nasser uccide almeno 20 persone tra cui 5 gionalisti

Un bombardamento israeliano ha colpito l'ospedale Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 20 persone, tra le quali figurano cinque giornalisti, secondo quanto riportato dai media e dagli operatori sanitari.
L'attacco, ripreso in diretta, ha colpito i piani alti della struttura e la protezione civile ha reso noto che tra le vittime c'è anche un vigile del fuoco.
Secondo quanto riferito, l'ospedale - che si trova a Khan Younis - è stato colpito due volte.
Dopo ore di silenzio il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che "Israele si rammarica profondamente per il tragico incidente avvenuto oggi all'ospedale Nasser di Gaza".
"Israele apprezza il lavoro dei giornalisti, del personale medico e di tutti i civili. Le autorità militari stanno conducendo un'indagine approfondita", si legge in una dichiarazione rilanciata dal Times of Israel. "La nostra guerra è contro i terroristi di Hamas. I nostri obiettivi legittimi sono sconfiggere Hamas e riportare a casa i nostri ostaggi".
Ma i raid israeliani contro gli ospedali sono ormai consueti. In totale, sono oltre 200 i giornalisti morti dall'inizio del conflitto.
Due settimane fa cinque giornalisti di Al-Jazeera, tra cui "la voce di Gaza" Anas al-Sharif, accusato senza prove di essere affiliato ad Hamas, sono stati uccisi nelle a Gaza City, un raid che ha provocato una dura reazione internazionale.
Inoltre, l'esercito israeliano ha attaccato tutte le 36 strutture sanitarie presenti nella Striscia di Gaza nel corso di quasi due anni di invasione.
Le Forze di Difesa Israeliane ripetono che i loro attacchi avrebbero come obiettivo i miliziani di Hamas che operano all'interno delle strutture mediche, usandole come copertura per le loro attività.
Un medico dell'ospedale, Saber al-Asmar, ha affermato che i pazienti sono "scappati" dalla struttura "per paura" di un altro attacco israeliano, ha riportato Al Jazeera.
"Eravamo come tutti gli altri all'interno dell'ospedale, facevamo semplicemente il nostro lavoro con una grave carenza di attrezzature, strumenti e farmaci. E mentre tutti stavano facendo il proprio lavoro, è arrivato questo massiccio attacco", ha detto al-Asmar, aggiungendo che il raid è avvenuto mentre nell'ospedale c'erano studenti, medici e giornalisti.
I giornalisti uccissi dall'attacco israeliano sull'ospedale Nasser
L'Associated Press ha riferito che una freelance, Mariam Abu Daqa, 33 anni, risulta tra le vittime dell'attacco all'ospedale Nasser. Daqa era l'inviata dell'agenzia di stampa nella Striscia dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas.
Al Jazeera ha confermato allo stesso modo che anche il suo giornalista Mohammed Salama figura tra i morti.
La Reuters ha riferito che il suo operatore Hossam al-Masri è stato ucciso mentre riprendeva l'attacco israeliano. Il fotografo dell'agenzia Hatem Khaled è rimasto ferito.
La Nbc non ha ancora commentato invece la morte di Moaz Abu Taha, suo inviato nella Striscia.
Il quinto reporter ucciso si chiamava Ahmad Abu Aziz, lavorava come freelance per Middle east eye. È deceduto a causa delle ferite riportate.
192 giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto
Anche per via dei bombardamenti indiscriminati, la guerra in corso tra Israele e Hamas a Gaza è uno dei conflitti più sanguinosi per gli operatori dei media. Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti, almeno 192 giornalisti sono stati uccisi in questi 22 mesi di guerra.
Lunedì sono stati segnalati altri morti tra i civili, compreso un bambino, uccisi in un attacco a un quartiere di Gaza City. L'ospedale Al-Awda ha riferito che almeno sei persone sono decedute e quindici sono rimaste ferite dopo che le truppe israeliane hanno aperto il fuoco su persone che cercavano di raggiungere un punto di distribuzione di aiuti umanitari. Anche in questo caso, l'esercito israeliano non ha rilasciato alcun commento su quanto accaduto.
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