Von der Leyen senza Gps in volo: la Nato accusa Mosca

La Nato sta intensificando le misure per contrastare le interferenze russe sui voli civili. Lo ha annunciato il segretario generale Mark Rutte, due giorni dopo che un aereo che trasportava la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha perso la capacità di utilizzare la navigazione Gps a metà volo nello spazio aereo bulgaro.
L’aereo è atterrato in sicurezza, ma le autorità bulgare sospettano che dietro l’incidente ci sia la Russia.
"Siamo tutti sul fianco orientale ora, sia che viviate a Londra o a Tallinn", ha dichiarato Rutte in conferenza stampa a Lussemburgo. "È una cosa presa molto sul serio. Stiamo lavorando giorno e notte per contrastare questo fenomeno, prevenirlo e assicurarci che non si ripeta".
Secondo Rutte, il disturbo del Gps fa parte di una più ampia campagna russa di minacce ibride, che comprende tagli di cavi elettrici e di comunicazione sottomarini nel Mar Baltico e cyberattacchi, come quello al servizio sanitario del Regno Unito.
"Ho sempre odiato la parola 'ibrido' perché suona così tenera, ma l’ibrido è esattamente questo: disturbi agli aerei commerciali, con effetti potenzialmente disastrosi", ha aggiunto.
L’interferenza sull’aereo di von der Leyen è solo l’ultimo episodio di una serie di attacchi imputati alla Russia in tutta Europa.
Dall’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022, funzionari occidentali hanno denunciato decine di azioni di guerra ibrida, tra cui vandalismo, incendi dolosi e tentativi di omicidio.
In particolare, la Russia avrebbe utilizzato tecniche di jamming, con segnali radio forti che sovrastano le comunicazioni, e spoofing, che inganna i ricevitori facendo credere loro di trovarsi in un luogo o in un momento diverso.
"La minaccia dei russi aumenta di giorno in giorno. Non siamo ingenui: un giorno potrebbe coinvolgere anche Paesi come il Lussemburgo, i Paesi Bassi o la Spagna", ha sottolineato Rutte, ricordando che con l’ultima tecnologia missilistica russa, la differenza tra la prima linea in Lituania e città dell’Europa occidentale può essere di soli cinque o dieci minuti.
Il primo ministro bulgaro Rosen Zhelyazkov ha minimizzato l’incidente, affermando che non sarà aperta alcuna indagine perché “queste cose accadono ogni giorno” e rappresentano effetti collaterali della guerra in Ucraina, già osservati in varie parti d’Europa.
Al momento né il Cremlino né Ursula von der Leyen hanno rilasciato commenti pubblici sull’accaduto.
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