Terremoto di magnitudo 6.0 in Afghanistan: almeno 800 morti e 2.500 feriti

Un devastante terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito la notte del 31 agosto l’Afghanistan orientale, con epicentro nella provincia montuosa di Kunar, al confine con il Pakistan. La scossa si è verificata alle 23.47 ora locale, a circa 27 km a nord-est della città di Jalalabad, nella provincia di Nangarhar.
La scossa, particolarmente poco profonda (8–10 km), ha causato gravi danni: almeno 800 morti e oltre 1.500 feriti, con il bilancio destinato a salire via via che vengono raggiunte le zone più isolate.
Le province di Kunar, Nangarhar e in parte Laghman sono state le più colpite, con villaggi interi ridotti in macerie. Le case costruite in fango e pietra – tipiche di queste aree – sono andate quasi completamente distrutte.
Un portavoce del governo talebano ha riferito che le frane e le strade inaccessibili hanno ostacolato significativamente i soccorsi: molte aree possono essere raggiunte solo a piedi.
Risposta delle autorità e soccorsi in corso
Le autorità afghane, compreso il ministero della Difesa, hanno mobilitato medici, medicinali e mezzi aerei, inclusi elicotteri, per evacuare i feriti e recuperare i corpi. Circa 420 persone tra feriti e vittime sono già state trasferite via voli speciali verso strutture ospedaliere.
Le squadre di soccorso, provenienti da Kunar, Nangarhar e Kabul, stanno operando in condizioni estremamente difficili a causa delle infrastrutture danneggiate.
Mobilitazione internazionale
L’Unione europea ha assicurato la presenza della squadra Echo sul campo, pronta a fornire assistenza immediata.
L’Onu e le sue agenzie in Afghanistan si sono mobilitate per offrire supporto umanitario. Il Segretario Generale António Guterres ha espresso profondo cordoglio, promettendo un impegno incondizionato per assistere le persone colpite.
Anche il Relatore speciale Onu per i diritti umani in Afghanistan ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, sollecitando un intervento rapido e coordinato.
Contesto e precedenti
Questo sisma è il più letale per l’Afghanistan negli ultimi anni, superando quello del giugno 2022 (magnitudo 5,9, oltre 1.000 vittime) e seguendo la devastante scossa del 7 ottobre 2023 (magnitudo 6,3), che aveva causato tra 1.500 e 4.000 vittime secondo stime diverse.
La frequenza e la gravità dei terremoti in Afghanistan sono legate alla sua posizione geologica, situata in un’area di convergenza tra la placca indiana e quella eurasiatica. A questo si aggiunge la fragilità delle abitazioni locali, spesso realizzate con materiali non resistenti, che rende le popolazioni rurali particolarmente vulnerabili.
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