Ucraina, strage a Yarova: bomba planante russa uccide almeno 21 pensionati in fila per il sussidio

Dopo i raid contro Kiev, è ancora escalation: almeno 21 persone sono state uccise e oltre 20 ferite dopo che una bomba planante russa ha colpito il villaggio di Yarova, nella regione orientale di Donetsk.
Secondo quanto riferito dal presidente Volodymyr Zelensky, l’ordigno ha colpito un gruppo di anziani che si trovavano in fila per ricevere la pensione, trasformando una mattina ordinaria in una tragedia.
Zelensky ha definito l’attacco “francamente brutale” e ha chiesto alla comunità internazionale di non restare in silenzio, esortando Stati Uniti, Europa e G20 ad adottare nuove misure economiche contro Mosca.
Il governatore del Donetsk, Vadym Filashkin, ha confermato che tra le vittime vi erano solo civili, denunciando l’attacco come “puro terrorismo” e sottolineando come non si tratti di un’operazione militare, ma di un crimine deliberato.
La vita dei civili vicino al fronte
Yarova si trova a meno di dieci chilometri dalla linea del fronte e fu occupata dalle forze russe nel 2022, prima di essere riconquistata dall’esercito ucraino nello stesso anno. La vicinanza al fronte l’ha resa un obiettivo costante, e le bombe plananti, armi di epoca sovietica modificate, hanno già devastato ripetutamente l’Ucraina orientale. Alcune di esse ora superano i 1.300 chilogrammi di peso, sei volte più potenti rispetto a quando furono introdotte nei primi mesi della guerra.
L’attacco a Yarova è avvenuto poche ore dopo una delle offensive aeree più massicce dall’inizio dell’invasione, che domenica ha colpito Kiev con droni e missili, danneggiando anche l’edificio principale del parlamento per la prima volta dal febbraio 2022.
Secondo le stime delle Nazioni Unite, dall’inizio della guerra oltre 12.000 civili ucraini sono morti sotto i bombardamenti russi. Per Zelensky, la risposta internazionale resta insufficiente: “Il mondo non deve restare inattivo. Sono necessarie azioni forti perché la Russia smetta di portare morte.”
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