...

Logo Pasino du Havre - Casino-Hôtel - Spa
in partnership with
Logo Nextory

Siria: la lenta rinascita di Palmira, la città archeologica devastata dall'Isis

• Sep 15, 2025, 10:55 AM
6 min de lecture
1

La città archeologica di Palmira in Siria sta vivendo una notevole rinascita dopo anni di guerra civile e devastazioni dell'Isis, che ne hanno distrutto i monumenti.

Dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, gli abitanti hanno iniziato a fare ritorno nella città, che era presidiata da forze iraniane e russe, che ne occupavano anche le colline.

Più di 30mila persone sarebbero tornate in città dall'8 dicembre 2024, secondo i funzionari locali intervistati da Euronews.

A Palmira servono restauri e fondi internazionali

Euronews ha ottenuto le immagini dell'interno del Museo nazionale di Palmira dopo la caduta del regime di Assad.

Il museo sembra abbandonato e quasi completamente distrutto a causa dei combattimenti avvenuti tra le forze siriane e l'Isis nel 2015.

Il video mostra anche sculture, statue e reperti funerari vari, in particolare le stele commemorative a mezzo busto che rappresentano i lineamenti dei defunti e i loro abiti.

Nel museo è presente un ritratto del famoso archeologo siriano Khaled al‑Asaad, assassinato dall’Isis nel 2015.

Il restauro della città archeologica richiede ampi lavori di restauro e notevoli sforzi internazionali.

Secondo funzionari della città intervistati da Euronews, il museo nazionale è ancora chiuso. Sono in corso tentativi di restaurarlo grazie a fondi dell'Oman e si sta lavorando affinché possa riaprire presto.

Il Museo delle tradizioni popolari è stato invece completamente restaurato ed è aperto ai visitatori, e l'area archeologica è stata dotata di moderni sistemi di illuminazione per attirare i turisti.

Sono arrivate richieste da 52 missioni archeologiche internazionali per ottenere permessi di scavo e restauro nella città, tra cui una missione polacca, secondo i funzionari.

Per quanto riguarda la cittadella di Palmira, anche questa necessita di restauro dopo gli scontri tra l'esercito regolare siriano e l'Isis.

Il numero di turisti stranieri che visitano l'area è accettabile, dato il nuovo contesto in Siria, secondo i funzionari. La maggior parte è composta da turisti locali, soprattutto ora che l’area e le strade sono completamente messe in sicurezza.

Si comincia a vedere anche il ritorno dell'autentica cultura beduina, con tende e case tradizionali disposte ai bordi delle strade.

Questo contribuisce a dare un carattere particolare al paesaggio desertico, offre ai visitatori l’occasione di sperimentare la nota ospitalità beduina, e favorisce gli sforzi per rilanciare le attività economiche e turistiche della regione.

Con l’aumento del turismo sono stati completati tre hotel tradizionali per accogliere i visitatori, ed è in progetto l’apertura di un quarto hotel a breve.

Inoltre è stato restaurato l’ospedale della città grazie a donazioni da parte dei residenti, che hanno superato i 40mila dollari (circa 34mila euro).

Un uomo del posto espone gioielli fatti a mano in vendita ai visitatori nell'antica città di Palmira, in Siria (26 agosto 2025)
Un uomo del posto espone gioielli fatti a mano in vendita ai visitatori nell'antica città di Palmira, in Siria (26 agosto 2025) Ghaith Alsayed/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

A Palmira ci sono ancora le mine dell'Isis

Nonostante gli sforzi però le sfide rimangono. Nell'area intorno a Palmira ci sono ancora le mine piazzate dall'Isis prima del suo ritiro, secondo i funzionari locali.

Alcune unità specializzate russe e armene hanno già condotto attività di sminamento prima della caduta del regime di Assad. Ora squadre di ingegneri siriani sono intervenute per completare il lavoro, ma l'area è molto vasta e richiede tempo e risorse.

Oltre alle mine, Palmira deve affrontare un'altra sfida: gli scavi clandestini, molto diffusi nelle aree che circondano la città. Alcune persone infatti scavano illegalmente alla ricerca di manufatti che possano essere venduti sul mercato nero.

Questo fenomeno rischia di arrecare gravi danni al patrimonio culturale della città, distruggendo luoghi archeologici importanti.

Lo Stato Islamico prese il controllo della città archeologica di Palmira nel marzo 2015, distruggendo completamente il famoso tempio di Baal, Baalishmin, l'Arco di Trionfo e alcune tombe reali.

I miliziani del gruppo jihadista decapitarono l'archeologo Khaled al-Asaad nell'agosto dello stesso anno, perché si era rifiutato di rivelare un sito contenente preziosi manufatti.


Today

Bambini ucraini deportati in almeno 210 strutture di rieducazione in Russia
• 5:38 AM
7 min
Il laboratorio di ricerca umanitaria della Yale school of public health (Hrl) ha scoperto un sistema senza precedenti di “rieducazione” e militarizzazione di bambini ucraini, deportati con la forza dalla Russia<div class="small-12 column text-center artic
Read the article
Israele avanza su Gaza city con tank e raid aerei, ministro Katz: "Gaza brucia"
• 5:11 AM
4 min
Nelle prime ore di martedì si sono intensificate le operazioni militari sulla principale città della Striscia. Fonti mediche parlano di decine di morti. L'offensiva parte all'indomani dell'incontro tra Rubio e Netanyahu e nonostante l'allarme lanciato dal
Read the article
Esercito Usa colpisce imbarcazione da Venezuela, tre morti: secondo Trump trasportava droga
• 5:10 AM
6 min
L'attacco di lunedì è stato il secondo in due settimane da parte dell'esercito degli Stati Uniti contro un'imbarcazione proveniente dal Venezuela, definita dall'amministrazione Trump un motoscafo che trasportava droga. Nel primo attacco sono state uccise
Read the article
Le notizie del giorno | 16 settembre 2025 - Mattino
• 5:00 AM
1 min
Segui l'attualità dall'Europa e dal mondo del 16 settembre 2025. Ricevi le ultime notizie su economia, spettacolo, politica, cultura, viaggi.<div class="small-12 column text-center article__button"><a href="https://it.euronews.com/2025/09/16/le-notizie-de
Read the article
Venezuela, Maduro: schierati 2,5 milioni di militari per "aggressione" da parte degli Stati Uniti
• 4:49 AM
2 min
Maduro ha affermato che il Venezuela si sta difendendo dall'"aggressione" statunitense e che ha 2,5 milioni di militari e milizie dispiegate. Il presidente venezuelano ha poi denunciato incidenti che hanno coinvolto diverse imbarcazioni<div class="small-1
Read the article