Qatar, emiro al Thani a vertice di Doha: "Codarda aggressione di Israele", si pensa a una Nato araba

L'emiro del Qatar ha definito lunedì l'attacco di Israele contro funzionari di Hamas a Doha "un'aggressione codarda". Tamim bin Hamad Al Thani ha parlato al vertice straordinario arabo-islamico che ha ospitato nel Paese, in un'atmosfera di condanna generale della condotta militare israeliana nella regione.
L'attacco, che la settimana scorsa ha ucciso una guardia e cinque membri del movimento palestinese ma nessun leader, ha sollevato critiche contro Israele per avere colpito in un Paese, il Qatar, con cui è in buoni rapporti e dove i vertici di Hamas all'estero stavano lavorando sui negoziati per un cessate il fuoco.
L'attacco di Israele "compromette ogni prospettiva di pace nella regione"
Il vertice d'emergenza si è concluso con la dichiarazione finale resa nota nel pomeriggio di lunedì. Nel testo, i partecipanti hanno sottolineato che "l'aggressione compromette ogni prospettiva di pace nella regione" e hanno condannato "il vile e illegale attacco di Israele allo Stato del Qatar".
Nella dichiarazione si legge anche del sostegno alle misure di risposta e agli sforzi dei mediatori di Qatar, Egitto e Stati Uniti "per fermare l'aggressione a Gaza", e si sottolinea che "un attacco a una sede di mediazione neutrale compromette i processi internazionali di pacificazione".
Il documento cita poi l'avversione da parte dei partecipanti nei confronti dei tentativi di giustificare l'aggressione da parte di Israele e delle sue "ripetute minacce di poter colpire nuovamente il Qatar".
I Paesi arabo-Islamici hanno anche sottolineato la necessità di porre fine all'occupazione israeliana dei territori palestinesi lungo i confini del 1967 e di liberare la regione dalle armi nucleari.
Nel suo discorso di apertura del vertice, l'emiro Al Thani ha parlato della "intransigenza di Israele nel continuare la guerra" e nell'insistenza nel "minare i negoziati", con la "pericolosa illusione" di dominare il Medio oriente.
Il primo ministro qatarino, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, aveva dichiarato domenica che quanto accaduto "non fermerà gli sforzi di Doha per mediare con l'Egitto e gli Stati Uniti" una fine della guerra a Gaza, obiettivo per cui negozia da quasi due anni con il risultato di due tregue in cui è stata liberata la maggior parte degli ostaggi.
Le condanne a Israele e l'idea di una Nato araba
Il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, ha chiamato Israele uno "stato canaglia", applicando a uno dei principali alleati degli Stati Uniti la terminologia che Washington attribuisce da decenni ai suoi nemici.
Il presidente dell'Iran, Masoud Pezeshkian, ha denunciato la continua "impunità" di cui gode Israele e invitato i partecipanti al summit a “cercare i mezzi per opporsi” a omicidi mirati e attacchi che, prima ancora del Qatar, hanno riguardato il suo Paese.
Un altro peso massimo della regione, il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi, ha accusato che le "pratiche israeliane hanno superato ogni logica diplomatica e militare e ogni limite".
Da parte sua il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha aggiunto che "il governo radicale di estrema destra di Israele non può essere un partner per la pace e la sicurezza nella nostra regione" e questo richiede, ha proseguito, "una posizione ferma da parte dei paesi arabi e musulmani e un intervento deciso da parte degli Stati Uniti e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite".
Oltre le condanne, al vertice di Doha è emersa l'intenzione di coordinare gli sforzi per difendersi e proteggere il Medio Oriente.
L'Iraq lancia l'ipotesi di creare una difesa comune dei Paesi arabi
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha invocato una “autosufficienza” per la regione, per evitare che il premier israeliano Benyamin Netanyahu la "trascini nel caos".
Il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani ha proposto esplicitamente un patto di difesa in stile Nato per la comunità degli Stati arabi e islamici.
Il vertice è stato preceduto da una riunione a porte chiuse dei ministri degli Esteri arabi e islamici, per discutere la bozza di comunicato finale.
Secondo l'agenzia Reuters la risoluzione avverte che "il brutale attacco di Israele al Qatar e le sue continue azioni ostili tra cui il genocidio, la pulizia etnica, la fame, il blocco, le attività coloniali e le politiche espansionistiche, minacciano le prospettive di pace e coesistenza nella regione".
Secondo la bozza preparata dai ministri degli Esteri qatarino e anticipata dall'agenzia britannica, queste azioni in particolare "minacciano tutto ciò che è stato raggiunto sulla strada della normalizzazione delle relazioni con Israele, compresi gli accordi attuali e futuri", con evidente riferimento alla tenuta degli Accordi di Abramo.
Israele mantiene la sua posizione e replica al Qatar
Israele deve affrontare le critiche sulla sua postura militare in Medio Oriente e quelle specifiche di avere ucciso oltre 64mila palestinesi a Gaza finora nella guerra.
Il governo di Gerusalemme ha negato sempre l'accusa di genocidio e ha fatto pressione sul Qatar chiedendo, per bocca del premier Netanyahu, di "espellere i funzionari di Hamas o consegnarli alla giustizia" aggiungendo sabato che "sbarazzarsi dei leader di Hamas" residenti in Qatar "rimuoverà il principale ostacolo al rilascio degli ostaggi e alla fine della guerra".
Il Qatar ha risposto a Netanyahu accusandolo di praticare "terrorismo di Stato". In una dichiarazione , il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto ai giornalisti domenica che "Israele deve stare molto attento", perché "il Qatar è un grande alleato degli Stati Uniti".
Nel fine settimana, il primo ministro del Qatar ha visitato Washington, dove ha incontrato Trump, il vicepresidente J.D. Vance, l'inviato speciale Steve Witkoff e il segretario di Stato Marco Rubio, che è poi volato in Israele e che solo martedì sarà in Qatar.
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