TikTok e guerra commerciale: colloquio tra Donald Trump e Xi Jinping

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe discutere già oggi, venerdì 19 settembre, con il suo omologo cinese Xi Jinping per finalizzare l'accordo di massima già raggiunto, che permetterà alla popolare app di social media TikTok di continuare a operare negli Usa.
"Parlerò con il presidente Xi, come sapete, a proposito di TikTok e anche delle relazioni commerciali", ha dichiarato Trump giovedì. Aggiungendo: "Siamo molto vicini a raggiungere degli accordi su questi temi". Secondo il capo di Stato americano, i rapporti con la Cina sono "molto buoni", benché abbia precisato che a suo avviso la guerra della Russia in Ucraina potrebbe finire se i Paesi europei imponessero dazi più alti alla Cina.
Il colloquio di venerdì è stato annunciato per la prima volta dal segretario al Tesoro americano Scott Bessent, a seguito di un incontro tra Stati Uniti e Cina tenutosi a Madrid all'inizio della settimana. Bessent ha ribadito che le parti hanno già raggiunto un accordo quadro sulla proprietà di TikTok, che probabilmente verrà confermato da Trump e Xi .
Tuttavia, alla vigilia dell'incontro l'ambasciata cinese a Washington non ha confermato l'imminente vertice tra i leader. Il portavoce Liu Pengyu ha dichiarato: "La diplomazia dei capi di Stato svolge un ruolo insostituibile nel fornire una guida strategica alle relazioni tra Cina e Stati Uniti".
Trump e Xi potrebbero parlare anche di relazioni commerciali
Secondo i media statunitensi, la telefonata potrebbe anche fornire alcune indicazioni sulla possibilità che i due presidenti si incontrino di persona per finalizzare un accordo che ponga fine alla loro disputa commerciale e faccia luce sul futuro delle relazioni tra i due Paesi.
Come noto, da quando è tornato alla Casa Bianca, Trump ha avviato una politica restrittiva, basata su dazi particolarmente alti applicati alle importazioni provenienti da numerose nazioni, Cina inclusa. Una scelta che ha messo a dura prova le relazioni tra le due più grandi economie del mondo.
Trump ha però espresso la volontà di negoziare con Pechino, sia sulla questione degli scambi commerciali che su quella della piattaforma di social media, che rischia di essere vietata negli Stati Uniti, a meno che l'azienda cinese che la possiede non accetti di cederne il pacchetto di maggioranza.
Tra maggio e settembre si sono tenute quattro tornate di colloqui su questioni commerciali tra alti funzionari statunitensi e cinesi, e probabilmente ce ne saranno altre nelle prossime settimane. Sebbene entrambe le parti abbiano fatto marcia indietro rispetto ai rigidi controlli sulle esportazioni e abbiano sospeso i dazi esorbitanti, molte questioni rimangono ancora irrisolte.
A giugno, Trump e Xi avevano tenuto dei colloqui anche su un altro tema cruciale: quello delle terre rare, materiali fondamentali per numerosissime produzioni (dagli smartphone fino alle energie rinnovabili, passando per gli aerei da combattimento).
Gli sforzi per finalizzare l'accordo su TikTok
Trump, che ha attribuito a TikTok il merito di averlo aiutato ad ottenere un secondo mandato presidenziale, ha prorogato più volte la scadenza per la cessione da parte della casa madre cinese ByteDance. Si tratta di un requisito obbligatorio per consentire a TikTok di continuare a operare negli Stati Uniti, in base a una legge approvata l'anno scorso che punta a risolvere questioni legate alla privacy e di sicurezza nazionale.
Il leader statunitense ha dichiarato che TikTok "ha un valore enorme" e che gli Stati Uniti "hanno in mano questo valore, perché siamo noi a doverlo approvare". I funzionari statunitensi hanno sollevato anche dubbi sulla proprietà di ByteDance, citando norme cinesi che impongono alle aziende cinesi di fornire dati su richiesta. Un'ulteriore aspetto del problema è legato poi all'algoritmo proprietario utilizzato da TikTok per determinare le abitudini e i gusti degli utenti.
Lunedì i funzionari cinesi hanno dichiarato che è stato raggiunto un consenso sull'autorizzazione all'"uso dei diritti di proprietà intellettuale", compreso l'algoritmo, e che le due parti hanno concordato di affidare a un partner la gestione dei dati degli utenti statunitensi e la sicurezza dei contenuti.
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