Il premier britannico Keir Starmer attacca Farage: “La sua politica anti-immigrazione è immorale”

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha lanciato un duro attacco a Nigel Farage, accusando il leader di Reform UK di aver oltrepassato “una linea morale” con le sue idee anti-immigrazione.
Nel suo intervento alla conferenza annuale del Labour a Liverpool, Starmer ha contrapposto la sua visione di “rinnovamento patriottico” alla politica che ha definito divisiva e distruttiva del suo avversario.
La “lotta per l’anima del Paese”
Con un indice di gradimento in calo, un’economia in difficoltà e dubbi crescenti sulla sua leadership, Starmer ha cercato di rilanciare la propria immagine politica. Nel suo discorso ha parlato di una “lotta per l’anima del Paese” tra il governo laburista di centrosinistra e il movimento di destra guidato da Farage.
Ha invitato gli elettori a respingere i “mercanti di illusioni” che promettono soluzioni facili e miracolose, sottolineando che, pur con difficoltà evidenti, “la Gran Bretagna non è distrutta”.
Farage e l’eco del MAGA
Nigel Farage, figura centrale della destra populista britannica, ha incentrato la sua campagna su messaggi anti-establishment e anti-immigrazione, richiamando per stile e retorica il movimento MAGA di Donald Trump.
Il leader di Reform UK ha promesso di deportare tutti i migranti arrivati illegalmente su piccole imbarcazioni attraverso la Manica e persino di rivedere i diritti di residenza di alcuni immigrati legali. Quest’anno più di 30.000 persone hanno compiuto la pericolosa traversata dalla Francia, nonostante gli sforzi congiunti delle autorità britanniche e francesi.
Starmer ha definito le proposte di Farage “razziste” e “immorali”, denunciando anche la crescente popolarità di manifestazioni organizzate da figure estremiste, come la marcia a Londra guidata dall’attivista anti-immigrazione Tommy Robinson, che ha attirato oltre 100.000 persone.
Un Labour in difficoltà
Da quando il Labour ha trionfato alle elezioni del luglio 2024, il consenso per il partito è crollato. L’inflazione resta alta, le prospettive economiche modeste e la promessa di crescita si scontra con servizi pubblici in crisi e un persistente aumento del costo della vita.
Il Cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves ha attribuito gran parte delle difficoltà ai “venti contrari globali”: la guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e le tariffe commerciali imposte dal presidente statunitense Donald Trump. Starmer ha avvertito che scelte economiche difficili continueranno ad arrivare e che servirà un impegno a lungo termine per ricostruire il Paese.
Il messaggio di “Renew Britain”
Il premier ha tracciato un’agenda ambiziosa per il futuro: mobilitare investimenti pubblici e privati per modernizzare infrastrutture, rilanciare i servizi pubblici, migliorare l’istruzione, costruire nuove case e rafforzare l’industria britannica.
Starmer ha insistito sul fatto che l’orgoglio nazionale non deve essere monopolio della destra, sostenendo che sventolare la bandiera britannica significa “celebrare le differenze e opporsi al razzismo”.
Ha riconosciuto che chiedere confini sicuri e un controllo sull’immigrazione è una richiesta legittima, ma ha ammonito che superare i limiti della legalità e della convivenza civile rappresenta “teppismo” e non politica.
La replica di Farage
Farage si è detto “scioccato” dal discorso e ha definito Starmer “inadatto a fare il primo ministro”. Ha inoltre accusato il leader laburista di aver etichettato implicitamente i sostenitori di Reform UK come razzisti, bollando il suo intervento come “una vergogna assoluta”.
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