L'Austria si rifiuta di ospitare l'Eurovision Song Contest del 2026 se Israele viene escluso

I funzionari austriaci hanno dichiarato che il Paese si rifiuterà di ospitare l'Eurovision Song Contest 2026 se Israele verrà boicottato dall'evento. Lo hanno annunciato il cancelliere Christian Stocker e il segretario generale del Partito Popolare Austriaco (ÖVP) Alexander Pröll.
L'Unione Europea di Radiodiffusione (Uer), l'ente responsabile del concorso musicale annuale, ha dichiarato che la sua assemblea generale voterà a novembre sulla possibilità di far partecipare Israele.
Ci sono state pressioni per escludere Israele dal concorso a causa della guerra a Gaza e della crescente crisi umanitaria nella Striscia.
Spagna, Paesi Bassi, Islanda, Irlanda e Slovenia hanno dichiarato che si rifiuteranno di inviare concorrenti all'evento se Israele sarà autorizzato a partecipare.
La decisione della Spagna è particolarmente significativa per il suo ruolo di uno dei "cinque grandi" sponsor dell'Eurovisione, insieme a Francia, Germania, Italia e Regno Unito.
Secondo il portale israeliano Ynet, a settembre l'Uer ha comunicato "ufficiosamente" ai rappresentanti israeliani la necessità di ritirarsi temporaneamente dal concorso.
In alternativa, se Israele vuole rimanere in gara, deve esibirsi sotto una bandiera neutrale, in modo simile all'approccio adottato dagli atleti russi ai Giochi Olimpici.
Tuttavia, il cancelliere Friedrich Merz ha dichiarato domenica che la Germania si ritirerà dal concorso se a Israele verrà impedito di gareggiare.
L'Austria dovrebbe essere il Paese ospitante del concorso del 2026 dopo che il suo partecipante, JJ, ha vinto l'anno scorso con la canzone "Wasted Love".
Ma rifiutarsi di ospitare il concorso così tardi potrebbe costringere l'emittente nazionale Orf a pagare una penale fino a 40 milioni di euro.
Mentre si moltiplicavano le richieste di escludere Israele dal concorso nel 2024 e 2025 a causa della guerra di Gaza, l'UER ha dichiarato che l'Eurovision non è una competizione tra governi, ma tra emittenti pubbliche.
L'Uer ha dichiarato che l'emittente pubblica israeliana, Kan, non ha violato alcuna regola che giustifichi l'esclusione dall'Eurovision.
Nel caso in cui il Paese vincitore non voglia o non possa ospitare il concorso, la Bbc è considerata l'emittente predefinita non ufficiale.
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