Italia-Israele, scontri a Udine fra manifestanti e polizia: tre feriti e 15 arresti

Tre persone sono state ferite e almeno 15 sono state fermate durante gli scontri tra polizia e manifestanti a Udine a margine della partita tra Italia e Israele per le qualificazioni ai mondiali 2026, vinta dagli azzurri per 3-0.
Tra i feriti ci sono anche due giornalisti, la cronista di Rai News 24, Elisa Dossi, che non ha riportato ferite gravi, e un operatore video dell'agenzia Local Team, ferito al volto e portato in ospedale per un importante trauma allo zigomo.
Mentre fuori dallo stadio si svolgevano i tafferugli, dagli spalti dello stadio di Udine sono arrivati i fischi per l'inno israeliano.
Disordini a Udine al termine del corteo per la Palestina
Prima dell'inizio del match circa quindicimila persone hanno preso parte alla manifestazione in sostegno alla Palestina e per chiedere l'esclusione di Israele dalle competizioni sportive, come avvenuto per la nazionale russa.
Al termine del corteo, diverse persone a volto coperto si sono staccate dal gruppo principale dei manifestanti per forzare i blocchi della polizia, lanciando sassi, transenne e bottiglie contro i blindati e gli agenti antisommossa.
La polizia ha risposto con lacrimogeni e getti d'acqua dagli idranti.
I manifestanti chiedevano il boicottaggio della partita a Udine
"Non si gioca contro chi rappresenta uno Stato genocidae di apartheid come Israele", lo slogan che ha dato il via al corteo partito da piazza della Repubblica.
Gli esponenti della comunità palestinese hanno denunciato "il genocidio del popolo palestinese" e chiesto "il riconoscimento di uno Stato di Palestina come unica soluzione per il Medio Oriente".
Al corteo promosso dal Comitato per la Palestina di Udine hanno aderito oltre 350 realtà fra associazioni, sindacati e partiti. Oltre a famiglie, studenti e persone di ogni età, hanno partecipato alla manifestazione anche sindacati come Cgil e Usb.
In piazza Primo Maggio i manifestanti hanno srotolato un grosso striscione con 18.745 nomi di bambini uccisi in Palestina.
Udine blindata per la partita tra Italia e Israele
In occasione della manifestazione e del match la città si era blindata, adottando misure di sicurezza straordinarie. Droni ed elicotteri da martedì mattina hanno sorvolato l'area dello stadio, dichiarata zona rossa, e il centro del capoluogo friulano, con le forze dell'ordine che hanno effettuato scrupolosi controlli sui tifosi.
Intanto in diverse città italiane, tra cui Roma, Ancona e Ascoli Piceno si sono tenuti presidi in solidarietà con i palestinesi e per boicottare la partita.
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