Per Israele tregua va avanti, ma colpisce ancora nel nord di Gaza: 105 i morti in meno di 24 ore
Israele ha dichiarato il ripristino della tregua dopo l'ondata di attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza tra martedì e mercoledì che ha causato decine di vittime.
"Sono stati colpiti decine di obiettivi terroristici in risposta alle violazioni di Hamas, l'Idf ha iniziato a far rispettare nuovamente il cessate il fuoco", ha dichiarato l'esercito israeliano (Idf), aggiungendo che sono stati colpiti "30 terroristi che ricoprivano posizioni di comando all'interno delle organizzazioni terroristiche che operano nella Striscia di Gaza".
"Almeno 101 vittime sono state portate in ospedale, tra cui 35 bambini e diverse donne e anziani, a seguito dei raid israeliani in meno di 12 ore", ha reso noto dal lato palestinese, Mahmud Bassal, portavoce della protezione civile di Gaza.
Il bilancio è stato aggiornato mercoledì pomeriggio da fonti mediche, citate da Al Jazeera, a 104 decessi tra cui 46 bambini. Gli attacchi hanno preso di mira, tra le altre località, il campo profughi di Bureij nel centro di Gaza, il quartiere Sabra di Gaza City e Khan Yunis.
Nonostante questa dichiarazione, l'Idf ha attaccato successivamente un presunto deposito di armi dei miliziani a Beit Lahya, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo fonti mediche citate da Al Jazeera l'attacco ha causato almeno un morto.
Lo ha comunicato lo stesso esercito parlando di "minaccia imminente" da eliminare.
I nuovi bombardamenti ordinati da Netanyahu dopo incidente a Rafah
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva ordinato martedì all'esercito di effettuare immediatamente "potenti attacchi" su Gaza.
Lo aveva riferito l'ufficio del primo ministro, i raid erano poi partiti da Rafah, la città più a sud della Striscia.
L'annuncio era giunto poco dopo che Israele aveva dichiarato che Hamas aveva aperto il fuoco contro le forze dell'Idf nel sud di Gaza.
I palestinesi hanno denunciato come sia stato invece Israele a violare la tregua, come fatto decine di volte dal 10 ottobre.
Gli Stati Uniti da parte loro hanno garantito martedì che la tregua, mediata dal presidente Trump, non collasserà. "Il cessate il fuoco sta tenendo. Credo che la pace a Medio Oriente resisterà nonostante le scaramucce", ha detto il vicepresidente J.D. Vance secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
Israele ha “risposto dopo che un soldato è stato eliminato" ma “nulla metterà a repentaglio” il cessate il fuoco, ha dichiarato mercoledì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aggiungendo che Hamas deve “comportarsi bene”.
Israele-Hamas: tensione sul rilascio delle salme degli ostaggi
La tensione era già alta dopo che Hamas aveva restituito una serie di resti che secondo Israele appartenevano al corpo di un ostaggio israeliano recuperato durante la guerra. I media israeliani hanno diffuso il video ripreso da un drone dell'esercito israeliano che riprende una presunta messa in scena di Hamas sui resti del corpo dell'ostaggio Ofir Tzarfati, già recuperato dai militari due anni fa.
Secondo Times of Israel un gruppo di miliziani ha trasportato il corpo da un edificio a una buca scavata nel quartiere Shejaiya di Gaza City, prima di ricoprirla di terra e riscavarla successivamente davanti ai funzionari della Croce Rossa.
Hamas ha dichiarato di non avere nulla a che fare con l'incidente di Rafah e che intende rispettare l'accordo di tregua e consegnare tutti gli ostaggi. È Israele che ha rifiutato di consentire alle squadre di ricerca di entrare nelle zone rosse per localizzare i corpi dei prigionieri", ha dichiarato Suhail al-Hindi, membro dell'ufficio politico di Hamas a Gaza ai media palestinesi, "chiediamo ai mediatori di fare pressione affinché faciliti l'estrazione dei corpi rimanenti".
Il gruppo armato palestinese ha detto che non restituirà la salma di un altro ostaggio israeliano morto in prigionia a Gaza, come annunciato poche ore fa, proprio per ritorsione ai nuovi raid aerei.
Si tratterebbe di Amiram Cooper, uno dei fondatori del Kibbutz Nir Oz, tra i più colpiti il 7 ottobre 2023.
Hamas diffuse un filmato in cui Cooper appariva come ostaggio insieme ad altri due cittadini israeliani, Chaim Peri e Yoram Metzger. Nel marzo 2024, Hamas annunciò che i tre uomini erano stati uccisi in attacchi aerei israeliani, mentre secondo la versione fornita dalle autorità israeliane, i tre sarebbero stati giustiziati dai loro rapitori a Khan Yunis a metà febbraio 2024.
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