Intelligence Usa: Russia e Iran potrebbero alimentare proteste e violenze dopo le elezioni americane
La Russia e l'Iran potrebbero cercare di incoraggiare violente proteste negli Stati Uniti dopo le elezioni presidenziali di novembre, secondo quanto dichiarato martedì da alti funzionari dell'intelligence statunitense.
Secondo una nota declassificata dell'intelligence, l'obiettivo sarebbe quello di aumentare la polarizzazione nella società statunitense e mettere in dubbio i risultati delle elezioni, complicando il regolare trasferimento del potere.
Gli autori hanno avvertito che la Russia e l'Iran potrebbero organizzare eventi di protesta e incoraggiare i cittadini a parteciparvi sfruttando i social media.
L'avvertimento arriva dopo che, a gennaio, l'intelligence militare russa aveva cercato di reclutare un cittadino statunitense per organizzare proteste negli Stati Uniti. Si ritiene che l'uomo fosse "probabilmente inconsapevole" e non sapesse di essere in contatto con agenti russi.
Non è la prima volta che gli Stati Uniti accusano il governo iraniano di fomentare le spaccature sociali sul proprio territorio. A luglio, alcuni funzionari hanno accusato Teheran di supportare segretamente le proteste contro il sostegno americano a Israele.
All'epoca, la polizia statunitense sostenne che gruppi legati all'Iran si spacciavano per attivisti sui social media, incoraggiando i manifestanti e fornendo supporto economico per coprire le spese di viaggio per le proteste a Washington.
I funzionari hanno avvertito che l'attacco al Campidoglio dei manifestanti pro Trump nel gennaio 2021 ha aumentato il rischio di violenza per le elezioni di quest'anno. L'evento ha permesso a Iran e Russia di acquisire maggiore consapevolezza di come seminare dubbi sui risultati delle elezioni possa scatenare il caos.
L'Iran e la Russia hanno generalmente agevolato l'aumento della polarizzazione negli Stati Uniti utilizzando la disinformazione e la propaganda online, secondo quanto dichiarato dai funzionari.
Oltre a sperare di influenzare l'esito delle elezioni, i due Paesi vorrebbero minare la coesione sociale negli Stati Uniti, diffondendo online affermazioni false e fuorvianti su questioni fondamentali come l'immigrazione, l'economia e la risposta dell'amministrazione statunitense ai recenti uragani che hanno colpito la Florida.
La libertà dei cittadini potrebbe essere messa a rischio anche nei seggi elettorali, dove gruppi infiltrati potrebbero usare la violenza per influenzare gli elettori sulla scelta di votare o meno.
Un incidente simile si è verificato nel 2020, quando hacker iraniani si sarebbero spacciati per membri dell'organizzazione di estrema destra Proud Boys per inviare e-mail minatorie agli elettori democratici.
In generale, l'Iran ha cercato di danneggiare la campagna di Trump attraverso la disinformazione. Il precedente mandato di Trump lo ha visto uscire dall'accordo nucleare con l'Iran, faticosamente raggiunto, e imporre nuove dure sanzioni al Paese.
L'ex presidente ha anche ordinato l'assassinio di Qasem Soleimani, il comandante della Forza d'élite della guardia rivoluzionaria Al Quds che svolge un ruolo di primo piano nelle guerre su mandato dell'Iran.
Per quanto riguarda la Russia, un funzionario dell'Ufficio del direttore dell'intelligence nazionale degli Stati Uniti ha dichiarato martedì che il Cremlino probabilmente cercherà di fomentare le proteste negli Stati Uniti indipendentemente da chi vincerà la corsa alla Casa Bianca.
Tuttavia, il funzionario ha detto di aspettarsi una risposta più aggressiva se Harris dovesse sconfiggere Trump.
Martedì, il portavoce della missione iraniana alle Nazioni unite ha fatto riferimento a dichiarazioni rilasciate in passato che negavano qualsiasi intenzione di interferire nella politica americana. Mentre l'ambasciata russa negli Stati Uniti non ha risposto alle domande in merito poste da Associated Press.
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