Primo attacco ucraino con i missili Usa Atacms: colpito deposito nella regione russa di Bryansk
Il ministero della Difesa russo ha affermato che l'Ucraina ha sparato 6 missili balistici, gli Atacms di fabbricazione statunitense, contro la regione russa di Bryansk nella notte tra lunedì e martedì.** In una dichiarazione pubblicata su Telegram e riportata dalle agenzie di stampa russe, il ministero ha sottolineato che i militari ne hanno abbattuti cinque e ne hanno danneggiato un altro.
I frammenti sarebbero caduti sul "territorio tecnico" di una struttura militare non specificata. I detriti avrebbero innescato un incendio che "è stato rapidamente spento" ma non avrebbero causato danni o vittime.
Il governo ucraino ha affermato di aver colpito il 1046esimo Centro logistico russo vicino alla città di Karachev, nella regione di Bryansk, a circa 130 chilometri dal confine, ma non ha ancora specificato quali armi siano state utilizzate.
Lo Stato maggiore delle Forze armate ha dichiarato: “La distruzione dei depositi di munizioni delle forze di occupazione russe, finalizzata a porre fine all'aggressione armata della Russia contro l'Ucraina, continuerà". Secondo l'intelligence di Kiev il deposito era utilizzato per immagazzinare bombe aeree e munizioni, anche provenienti dalla Corea del Nord.
Diversi media ucraini, citando fonti militari anonime, hanno confermato l'utilizzo dei missili balistici statunitensi. Anche France-Presse e Reuters, due delle più grandi e autorevoli agenzie di stampa internzionali, citano fonti governative ucraine e confermano il ricorso a missili Atacms forniti degli Stati Uniti nell'attacco aereo sferrato contro il deposito di armi nella regione russa di Bryansk.
Se confermato in maniera ufficiale da Kiev, l'attacco segnerebbe il primo caso di utilizzo da parte dell'Ucraina di missili Atacms sul territorio russo da quando Washington ha revocato le restrizioni sull'uso delle sue armi a lungo raggio due giorni fa.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha smentito né confermato la notizia, affermando che “gli attacchi non si fanno con le parole” e che “queste cose non si annunciano”, ma che “i missili parleranno da soli”. Kiev ora dispone di sistemi statunitensi e di proprie capacità a lungo raggio e, ha dichiarato, le utilizzerà tutte.
Quali regioni russe possono colpire i missili Atacms degli Usa
Nel dare il suo via libera, Washington non ha chiarito se i missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti possano essere utilizzati in tutta la Russia, nelle regioni di confine o solo nella regione di Kursk, dove si trovano più di diecimila soldati nordcoreani.
Se le indiscrezioni sul primo attacco Atacms ucraino nella regione di Bryansk fossero confermate, ciò significherebbe che le restrizioni sono state revocate non solo per Kursk ma anche per tutte le altre regioni di confine.
Secondo il think tank statunitense Institute for the Study of War (Isw), sono almeno 245 gli oggetti militari e paramilitari russi noti che si trovano nel raggio d'azione degli Atacms in possesso degli ucraini, in particolare della loro variante da 300 chilometri.
Putin reagisce minacciando l'uso di armi nucleari
I funzionari russi hanno usato a lungo una retorica minacciosa nel tentativo di dissuadere gli Stati Uniti e gli altri alleati dell'Ucraina dal revocare le restrizioni sui missili a lungo raggio, definendola una “escalation”.
Martedì, poche ore dopo l'attacco a Bryansk, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che approva l'aggiornamento della dottrina nucleare, rendendo più generosi i parametri che autorizzano la Russia a utilizzare armi nucleari.
L'Isw ha dichiarato che la decisione degli Stati Uniti è una risposta piuttosto blanda all'escalation che il Cremlino ha portato avanti introducendo le truppe nordcoreane nel conflitto, dato che sia Mosca che Pyongyang sono potenze nucleari.
Meloni: "Risposta all'aggressività della Russia"
La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha commentato l'attacco da Rio de Janeiro, a margine dei lavori del G20: "La scelta degli Usa di inviare missili a lungo raggio all'Ucraina è una 'risposta all'aggressività senza precedenti da parte della Russia', peraltro alla vigilia di un G20 a cui la Russia partecipa. L'Italia ha fatto un'altra scelta, siamo concentrati da sempre sul tema della difesa antiaerea, ovviamente comprendo il punto di vista di altre Mazioni".
La presidente del Consiglio ha assicurato che l'Italia ''sarà al fianco'' di Kiev finché ci sarà una guerra''.
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