I leader mondiali commentano tregua Israele-Hezbollah, Starmer chiede cessate il fuoco più ampio
Dopo l'approvazione del cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah, diversi convogli di veicoli militari libanesi sono stati visti dirigersi verso il confine israeliano. Intanto i residenti del Libano meridionale, da tempo sfollati, stanno iniziando a rientrare nelle loro case nonostante Israele abbia ordinato all'esercito israeliano di impedire loro di riavvicinarsi.
Si sono quindi verificati diversi incidenti tra la popolazione che cercava di rientrare nei villaggi e le truppe israeliani ancora presenti nell'area. Le forze di difesa israeliane hanno infatti dichiarato di non essersi ritirate dal sud del Libano perché in base all'accordo hanno 60 giorni di tempo.
Mercoledì l'esercito libanese ha però dichiarato di aver già iniziato a rafforzare la sua presenza nel sud del Paese in coordinamento con la Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil).
Le reazioni internazionali al cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah
Il governo provvisorio libanese, guidato da Najib Miqati, ha ribadito mercoledì il suo impegno a rispettare la sua parte nell'accordo, mediato da Stati Uniti e Francia, per porre fine alla guerra.
I leader di tutto il mondo hanno commentato l'atteso raggiungimento della tregua. In particolare il premier britannico Keir Starmer, dopo aver lodato il successo diplomatico, ha chiesto un cessate il fuoco più ampio.
"Il cessate il fuoco annunciato in Libano è atteso da tempo e dimostra che la diplomazia può avere successo anche nelle circostanze più difficili. Dobbiamo cogliere questa opportunità per costruire la fiducia, stemperare le tensioni e spingere per un cessate il fuoco più ampio", ha dichiarato il premier. Il Regno Unito inoltre addestrerà e sosterrà l'esercito libanese per aiutare a garantire la tregua, ha dichiarato Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy.
L'alto rappresentante per gli Affari esteri dell'Ue Josep Borrell ha espresso il suo sollievo per l'accordo in un post su X. "L'accordo sul cessate il fuoco in Libano è un sollievo nella situazione devastante del Medio Oriente. Voglio elogiare la Francia e gli Stati Uniti per la loro mediazione. Ora è fondamentale che il cessate il fuoco regga, per garantire la sicurezza dei cittadini libanesi e libanesi e il ritorno degli sfollati interni".
Anche il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres si è detto soddisfatto per il cessate il fuoco e speranzoso che questo sia un passo per porre definitivamente fine alla violenza. "Accolgo con favore l'annuncio di un cessate il fuoco tra Israele e Libano. Spero che questo accordo possa porre fine alla violenza, alla sofferenza e alla distruzione che entrambi i Paesi stanno vivendo".
I commenti di Unifil alla tregua, Italia e Spagna sollecitano accordo per Gaza
Dall'Italia, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha accolto con favore il cessate il fuoco e ha aggiunto che spera sia un primo passo verso la stabilizzazione della regione.
"La speranza è che la fase attuale apra anche la strada al chiarimento del quadro politico libanese. L'elezione del presidente della Repubblica e la nomina di un nuovo governo potranno sicuramente favorire la finalizzazione dei negoziati per la stabilizzazione della Linea blu, la definizione di un confine terrestre tra Israele e Libano, e il ritiro di Hezbollah a nord del fiume Litani", ha dichiarato Tajani. Il vicepremier ha poi sottolineato l'importanza di intensificare gli sforzi di mediazione per raggiungere un cessate il fuoco anche a Gaza.
Tra chi ha posto l'accento sulla necessità di raggiungere ora una tregua anche a Gaza c'è la Spagna. In una nota del ministero degli Esteri, Madrid ha dichiarato che sosterrà gli sforzi di allentamento della tensione per consentire il ritorno degli sfollati alle loro case su entrambi i lati della linea Blu, sollecitando allo stesso tempo un accordo per la tregua a Gaza e l'ingresso degli aiuti umanitari.
Anche l'Unifil ha espresso sollievo per la tregua. "Collaboreremo con tutti i partner interessati per far funzionare la cessazione delle ostilità. Continueremo a svolgere i nostri compiti e abbiamo già iniziato ad adattare le nostre operazioni alla nuova situazione", ha dichiarato in una nota il contingente Onu, sottolineando come "I civili su entrambi i lati della Linea blu (la linea di demarcazione tra Libano e Israele) hanno sofferto molto a causa di questo conflitto. Per il loro bene, esortiamo tutti gli attori ad attuare pienamente la risoluzione 1701 sia nella lettera che nello spirito".
I commenti sono arrivati anche dal Cremlino. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Interfax, il portavoce presidenziale Dmytry Peskov ha dichiarato che "è importante che le forze armate libanesi occupino ora le aree che dovrebbero occupare e che le forze israeliane inizino un ritiro graduale".
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