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Škoda trasforma i peni del Tour de France in manifesti per le donne

• Aug 4, 2025, 8:50 AM
2 min de lecture
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Ogni estate, le strade del Tour de France sono meta di un fenomeno piuttosto controverso: centinaia di graffiti a forma di pene sui colli e nelle curve panoramiche. Solitamente un team dedicato cerca di coprirli prima che vengano ripresi dalle telecamere globali.

Ma nel 2025 l’innovativo partner Škoda, in collaborazione con l’agenzia Fcb London, ha ribaltato la problematica trasformandola in opportunità. Al posto di cancellare i disegni, un team di artiste – la francese Cécile Dormeau e la londinese Erin Aniker – ha reinterpretato questi graffiti in potenti messaggi visivi, tutti firmati dall’hashtag #WatchTheFemmes per promuovere il Tour de France Femmes avec Zwift.

Il progetto è stato realizzato durante la diciannovesima tappa del Tour maschile: Škoda ha impiegato un’auto di supporto speciale — il veicolo numero 221 del suo convoglio — che ha percorso le strade alla ricerca di graffiti da trasformare. Invece di mera copertura, le immagini brutali diventano silhouette di cicliste, slogan di incoraggiamento e simboli di inclusività, restituendo un contenuto visivo forte e femminista.

Con oltre 3,5 miliardi di spettatori cumulativi sintonizzati sul Tour maschile ogni anno, Škoda coglie l’occasione per amplificare la visibilità della gara femminile, in programma dal 26 luglio al 3 agosto, con 22 squadre e più di 150 atlete su 1.165 km da Vannes a Châtel.

Meredith Kelly, Global Head of Marketing di Škoda, sottolinea: "Con il ciclismo nel nostro Dna fin dal 1895, questa iniziativa ambiziosa trasforma un problema indesiderato in un'opportunità per promuovere il ciclismo femminile".

Owen Lee, Chief Creative Officer di FCB London, afferma: "Riconvertire i graffiti di pene in una piattaforma di dialogo non solo aiuta gli organizzatori, ma celebra anche il ciclismo femminile invitando il pubblico globale a #WatchTheFemmes".

La campagna dimostra come l’Ooh advertising (out-of-home) possa fondersi con l’attivismo culturale, trasformando un gesto volgare in un catalizzatore di consapevolezza e uguaglianza, in linea con il crescente prestigio della corsa femminile, ora alla sua quarta edizione.