...

Logo Pasino du Havre - Casino-Hôtel - Spa
in partnership with
Logo Nextory

Quanto si sentono in salute i giovani dell'Ue?

• Aug 4, 2025, 3:47 PM
2 min de lecture
1

Nel 2024, nove giovani su dieci che vivono nell’Unione europea si sono considerati in buona o ottima salute.

Secondo Eurostat, questa quota ha registrato un leggero calo negli ultimi anni: dal 92% nel 2010 al 90,1% nel 2024.

I giovani tra i 16 e i 29 anni residenti in Svezia, Finlandia e Danimarca risultano i meno propensi a dichiarare di essere in buona o ottima forma. Al contrario, i coetanei romeni si percepiscono molto più in salute: ben il 98,2% di loro si valuta positivamente, seguiti dai giovani in Grecia (97,7%) e in Croazia (96,2%).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto l’assenza di malattia o infermità”.

Quali fattori influenzano la percezione della salute?

La percezione del benessere nell’Ue può essere condizionata dagli standard sanitari generali, così come da differenze sociali e culturali. In genere, un reddito più alto è associato a una migliore valutazione della propria salute.

Nel 2024, l’86,7% dei giovani appartenenti al gruppo di reddito più basso si considera in buona o ottima salute, contro il 94,0% di chi appartiene al gruppo più ricco.

Il divario più ampio tra i due estremi di reddito si registra nei Paesi Bassi (22,9 punti percentuali), seguiti dalla Finlandia (16,9%) e dall’Irlanda (10,6%). Le differenze più ridotte si osservano invece in Slovacchia (0,3 punti), Cipro (0,5%), Malta e Grecia (0,8%).

Quanto sono diffusi i problemi di salute cronici tra i giovani?

Patologie più serie e durature come cancro, ictus e diabete colpiscono il 16,3% dei giovani nell’Ue. Secondo l’Oms, queste condizioni rappresentano la principale causa di mortalità e disabilità a livello globale.

Le giovani donne risultano più esposte rispetto agli uomini in 22 Paesi membri. La disparità più marcata si registra in Finlandia, dove le donne hanno quasi l’11% di probabilità in più di segnalare problemi di salute a lungo termine. Seguono la Danimarca (7,1%) e la Svezia (6,8%).