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Primo appuntamento finisce in tragedia: uomo decapitato a Lisbona

• Aug 5, 2025, 2:10 PM
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Tutto è iniziato quando una guardia di sicurezza di un cantiere edile ha rinvenuto un cadavere decapitato in un vicolo del centro di Lisbona. Il giorno seguente, un uomo si è presentato all’ospedale São José, sempre nel cuore della capitale portoghese, portando con sé uno zaino contenente una testa umana.

L’uomo ha confessato il crimine ed è stato immediatamente arrestato presso la stazione di polizia interna all’ospedale. I dettagli dell’accaduto sono stati successivamente resi noti: la vittima e l’aggressore, entrambi stranieri, si erano conosciuti tramite un’app di incontri. Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla Polícia Judiciária, l’omicidio sarebbe avvenuto durante un primo appuntamento per ragioni definite come "personali".

La Procura ha confermato che l’incontro tra i due è avvenuto nelle prime ore del mattino, tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana. L’aggressore avrebbe accoltellato la vittima al collo, colpendola poi ripetutamente.

"Sebbene abbia cercato di difendersi, la vittima ha perso le forze ed è caduta a terra. L’accusato ha continuato a infierire con diverse coltellate fino a riuscire a decapitarla", si legge in una nota ufficiale.

Cosa sappiamo dell'omicidio

Successivamente, l’uomo avrebbe nascosto la testa nello zaino, trascinato il corpo in una zona piena di macerie per non destare sospetti e fatto ritorno a casa, dove ha conservato la testa nel congelatore. Secondo il quotidiano Correio da Manhã, l’aggressore, identificato come Jonathan Uno, 29 anni, di nazionalità nigeriana, si trovava in Portogallo da alcuni mesi per seguire un dottorato in ingegneria civile presso l’Instituto Superior Técnico.

La vittima è stata identificata come Mussa Balsé, 34 anni, originario della Guinea e residente in Portogallo da diversi anni.

Il quotidiano riferisce inoltre che Uno avrebbe lavato e avvolto la testa in un foglio di alluminio prima di consegnarla in ospedale.

Dopo aver confessato il crimine alla polizia, il sospettato si è avvalso del diritto al silenzio durante l’udienza in tribunale. Attualmente si trova in detenzione preventiva, accusato di omicidio aggravato e profanazione di cadavere.