L'Ue chiede "unità transatlantica" in vista del vertice Trump-Putin in Alaska

Lunedì i ministri degli Esteri dell'Ue hanno invocato "l'unità transatlantica" per sostenere l'Ucraina e aumentare la pressione sulla Russia. L'appello a fare fronte comune è stato lanciato nella riunione d'emergenza convocata in vista del vertice Trump-Putin di questa settimana.
Kaja Kallas, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha dichiarato che a seguito del Consiglio informale virtuale per gli affari esteri (Fac) - a cui ha partecipato anche il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha - i ministri hanno "espresso sostegno per i passi degli Stati Uniti finalizzati al raggiungimento di una pace giusta".
L'unità transatlantica, il sostegno all'Ucraina e la pressione sulla Russia sono i modi per porre fine a questa guerra e prevenire future aggressioni russe in Europa".
"Nel frattempo, lavoriamo per aumentare le sanzioni contro la Russia, il sostegno militare all'Ucraina e il supporto alle esigenze di bilancio e al processo di adesione dell'Ucraina all'Ue", ha aggiunto.
La riunione è stata convocata domenica, due giorni dopo l’annuncio che il presidente statunitense Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin si incontreranno il 15 agosto in Alaska.
Non è previsto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky prenda parte al vertice, sebbene Trump abbia espresso l’auspicio di organizzare in futuro un incontro trilaterale che coinvolga anche Kiev.
L’appuntamento tra Washington e Mosca ha innescato un’intensa attività diplomatica tra i capi di Stato europei, preoccupati di restare ai margini di un eventuale accordo di pace che, con ogni probabilità, saranno loro stessi a sostenere economicamente e politicamente.
La dichiarazione congiunta dei leader Ue
In una dichiarazione congiunta diffusa nel fine settimana, i leader di Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia, Regno Unito e Commissione europea hanno ribadito che “il percorso di pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina”. Hanno inoltre respinto la proposta di Putin di un cessate il fuoco legato alla cessione delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk, indicando come “punto di partenza” per i negoziati l’attuale linea di contatto. “Siamo uniti come europei e determinati a difendere i nostri interessi comuni”, si legge nel testo.
I leader hanno assicurato che “continueranno a cooperare strettamente con il presidente Trump, con gli Stati Uniti e con il presidente Zelensky, per una pace in Ucraina che tuteli i nostri interessi vitali di sicurezza”.
La coalizione dei volenterosi
Mercoledì, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer presiederanno una riunione straordinaria della cosiddetta coalizione dei volenterosi, alla quale parteciperanno anche Trump e Zelensky. Sono attesi, inoltre, i capi di governo di Italia, Finlandia, Polonia, il segretario generale della Nato, Ursula von der Leyen e Antonio Costa, rispettivamente presidente della Commissione europea e del Consiglio europeo.
Secondo l’Eliseo, nella stessa giornata si terranno ulteriori incontri in videoconferenza “in varie formule”, tra cui uno con la partecipazione diretta di Trump.
La situazione in Ucraina non sarà l’unico tema sul tavolo: il Consiglio Affari Esteri ha discusso anche della crisi in Medio Oriente e, in particolare, della gravissima emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza.
Today