Spagna, i roghi devastano oltre 391.000 ettari: piogge portano sollievo ma ci sono 40 focolai attivi

Le piogge e l’umidità degli ultimi giorni hanno portato un po’ di sollievo alla Spagna, duramente colpita da settimane di incendi boschivi che hanno già distrutto più di 391.000 ettari dall’inizio dell’anno, secondo i dati del Sistema europeo di informazione sugli incendi.
Nonostante il miglioramento meteorologico, restano 40 focolai attivi in tutto il Paese, soprattutto nella provincia di León, dove la pioggia sta aiutando i vigili del fuoco a contenere le fiamme. Il presidente della regione Castilla y León, Alfonso Fernández Mañueco, ha confermato che la lotta agli incendi sta registrando progressi, anche grazie all’arrivo di nuovi mezzi e personale.
Aiuti per gli sfollati e critiche al governo
Mañueco ha annunciato un piano di sostegno per i cittadini colpiti: 500 euro per gli evacuati e fino a 185.000 euro per chi ha perso la propria abitazione. Le misure non hanno però placato le proteste: centinaia di abitanti di León hanno manifestato chiedendo aiuti più consistenti e criticando la gestione governativa.
Il governo centrale, difeso dalla direttrice della Protezione Civile Virginia Barcones, sostiene di aver fatto il possibile, ricordando anche il dispiegamento di 500 militari e l’arrivo di rinforzi europei, tra cui due idrovolanti olandesi.
Le regioni più colpite
Galizia: ancora 7 incendi attivi, oltre 73.000 ettari bruciati questa estate. Dopo giorni di disagi, è stato ripristinato il servizio ferroviario ad alta velocità verso Madrid.
Estremadura: il rogo di Jarilla, attivo da una settimana, ha già devastato 16.000 ettari e minaccia di estendersi verso Salamanca.
Asturie: cinque incendi in corso, con il comune di Degaña tra i più colpiti.
Arresti e sanzioni
Il Comitato statale di coordinamento ha comunicato che 37 persone sono state arrestate per aver causato alcuni degli incendi, che hanno provocato quattro vittime. Chi appicca incendi rischia, secondo il Codice penale spagnolo, fino a 20 anni di carcere nei casi più gravi.
In visita in Galizia, il premier Pedro Sánchez ha attribuito la portata degli incendi all’onda di calore record e al cambiamento climatico, richiamando l’attenzione sulla necessità di interventi strutturali per prevenire nuove catastrofi.
Today