Soldati israeliani in vacanza in Italia, la vicenda sarà discussa in Parlamento

Ha destato stupore e indignazione la notizia dei soldati dell'esercito israeliano che vengono mandati in Italia, in resort di lusso, per rilassarsi dopo aver preso parte alle operazioni militari nella Striscia di Gaza. Dalle Marche alla Sardegna, i membri dell'Idf sarebbero arrivati nel nostro Paese in incognito, cercando di non destare troppo clamore. Ma troppi segnali hanno suscitato domande circa la loro identità.
Agenti della Digos a protezione dei soldati israeliani
Che si trattasse di uomini "non qualsiasi" era evidente per la presenza di agenti della Digos ( Divisione investigazioni generali e operazioni speciali) , a loro tutela perché considerati "obiettivi sensibili" come riportato dal Fatto Quotidiano. Così, a porsi delle domande sono stati dapprima i residenti delle località di villeggiatura, in seguito sono stati i movimenti che sostengono la causa palestinese.
Proprio alcuni di loro, alla fine di agosto, hanno organizzato manifestazioni all'aeroporto di Olbia, in Sardegna, per protestare contro l'arrivo di militari dello Stato di Israele venuti in villeggiatura per, appunto, per una "decompressione da Gaza" cioè del riposo dal loro servizio militare attivo nella Striscia.
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https://www.fanpage.it/dopo . All'inizio di settembre alcune decine di militari sono state rintracciati in una struttura alberghiera a Santa Teresa di Gallura, di fronte alla quale si è tenuto un sit-in.
Un gruppo di consiglieri regionali della Sardegna chiede di interrompere i voli Olbia-Tel Aviv
Complessivamente, si tratterebbe di qualche centinaia di soldati. E subito sono scattate le reazioni politiche: alcuni consiglieri regionali sardi hanno inviato una lettera alla Geasar, l'azienda che gestisce l'aeroporto di Olbia, per chiedere l'interruzione del volo che collega lo scalo in provincia di Sassari alla capitale israeliana Tel Aviv. Spiegando che non si possono concedere attività turistiche a un governo “che deve rispondere di crimini di guerra e violazioni del diritto internazionale”.
L'iniziativa è stata avviata da tre consiglieri - Valdo Di Nolfo, Sebastian Cocco e Giuseppe Frau - che ricordano come sia stata approvata lo scorso 15 luglio dal Consiglio regionale della Sardegna una mozione per interrompere "ogni rapporto istituzionale, economico e di cooperazione con Israele fino alla cessazione delle gravi violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza".
Annunciate interrogazioni parlamentari per comprendere se ci siano accordi tra Italia e Israele
La presenza di agenti della Digos è stata giustificata col fatto che i militari sono considerati degli obiettivi sensibili. Una spiegazione che però non è parsa sufficiente a parte dell'opposizione: il Movimento 5 Stelle ha annunciato un'interrogazione parlamentare, basata sul fatto che la presenza dei soldati dell'Idf non appare "occasionale", bensì "organizzata".
Alessandra Maiorino, vicepresidente del gruppo al Senato, ha spiegato di volere sapere se esistono accordi specifici tra i governi di Roma e Tel Aviv e quale sia il ruolo delle autorità italiane. Aggiungendo: “Davvero siamo così ipocriti da accogliere nei nostri ospedali i bambini di Gaza feriti e sulle nostre spiagge i soldati israeliani che sparano loro contro?".
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