Von der Leyen annuncia lo stop all'accordo commerciale Ue-Israele e sanzioni a ministri e coloni

L'Ue interromperà il "sostegno bilaterale" e sospenderà parzialmente gli aspetti commerciali del suo accordo di associazione con Israele. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen durante il suo discorso sullo stato dell'Unione.
Con parole dure, von der Leyen ha denunciato la "carestia provocata dall'uomo" a Gaza e "un chiaro tentativo" da parte di Israele di "minare la soluzione dei due Stati". Ma ha anche definito "dolorosa" l'incapacità dell'Europa di trovare una risposta alle azioni di Israele a Gaza.
"Ciò che sta accadendo a Gaza è inaccettabile", ha dichiarato von der Leyen. "L'Europa deve fare da apripista, proprio come ha fatto in passato".
A partire dal 7 ottobre 2023, Israele ha ucciso più di 64mila palestinesi, soprattutto donne e bambini, secondo il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas.
Sarà difficile trovare l'accordo sulla sospensione degli accordi con Tel Aviv
Per porre fine alla paralisi dell'Europa su Gaza, von der Leyen ha proposto di "sospendere il sostegno bilaterale a Israele", con la sospensione di "tutti i pagamenti" al Paese, a eccezione dei progetti della società civile.
Ha inoltre chiesto la sospensione parziale dell'accordo di associazione con Israele "per quanto riguarda le misure commerciali".
All'inizio dell'anno, l'Ue ha deciso di rivedere il suo principale partenariato con Israele o l'Accordo di associazione Ue-Israele, firmato nel 1995, in risposta all'offensiva su Gaza.
L'Alta rappresentante dell'Ue Kaja Kallas ha anche presentato dieci opzioni per sanzionare Israele e la Commissione ha recentemente proposto di sospendere parzialmente Israele dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe.
Tuttavia, trovare un consenso è stato finora impossibile a causa delle profonde divisioni in Europa, con molti Paesi che desiderano preservare le loro relazioni con Israele. La sospensione delle parti commerciali dell'accordo di associazione richiederebbe una maggioranza qualificata, ma è improbabile che Paesi come Germania e Italia la sostengano.
"Sono consapevole che sarà difficile trovare una maggioranza", ha dichiarato von der Leyen. "Ma dobbiamo tutti assumerci le nostre responsabilità".
Previste anche sanzioni a ministri estremisti e coloni violenti
La presidente si è anche impegnata a imporre sanzioni ai "ministri estremisti" di Israele e ai "coloni violenti" del Paese.
Molti Paesi europei, tra cui Svezia e Paesi Bassi, hanno già sanzionato Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, due ministri israeliani che hanno ripetutamente incitato alla violenza contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata.
Secondo il Consiglio, l'Europa ha già adottato sanzioni contro persone ed entità "responsabili di gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani contro i palestinesi in Cisgiordania".
Ma molti funzionari e Ong vogliono che l'Europa faccia di più, soprattutto da quando Israele ha approvato il suo progetto di insediamento E1 nella Cisgiordania occupata.
Cosa ha detto von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Ue
Oltre alla crisi in Medio Oriente, durante il discorso sullo stato dell'Unione di mercoledì mattina, von der Leyen ha rinnovato ancora una volta l'appoggio del blocco all'Ucraina, con la quale l'Ue "stipulerà un'alleanza sui droni" anticipando sei miliardi di euro.
La presidente ha anche precisato che "è la Russia che deve pagare" e che bisogna "lavorare con urgenza a una nuova soluzione per finanziare lo sforzo bellico dell'Ucraina sulla base dei beni russi immobilizzati".
Forte anche l'appello agli investimenti nell'ambito della difesa, con una "tabella di marcia chiara" per "avviare nuovi progetti comuni di difesa" e migliorare la sorveglianza, anche a seguito della violazione dello spazio aereo polacco da parte di droni russi.
Von der Leyen ha poi esortato all'unità "tra gli Stati membri, tra le istituzioni dell'Ue, tra le forze democratiche filoeuropee presenti in quest'Aula", riferendosi al futuro dell'Europa e a un'efficace azione comune sulla scena internazionale.
Promesso anche un futuro sempre più rinnovabile e di apertura al nucleare per l'Ue, così da allontanarsi sempre più dai combustibili fossili russi.
Un messaggio anche per la Cina, con la promessa di un'Europa che avrà la propria auto elettrica "pulita, efficiente e leggera" oltre che "economica e accessibile a tutti".
Il discorso sullo stato dell'Ue è l'occasione per la Commissione per riassumere i risultati più importanti raggiunti nell'anno trascorso e annunciare nuove iniziative e definire il tono politico per i 12 mesi successivi.
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