Influenza aviaria: Ue revoca il blocco sul pollame brasiliano

L’Unione europea ha annunciato la revoca graduale del blocco delle importazioni di pollame proveniente dal Brasile, quattro mesi dopo la sospensione legata a un focolaio di influenza aviaria. La decisione è stata confermata martedì da un portavoce della Commissione europea a Euronews.
Secondo quanto riportato, se lo stato epidemiologico rimarrà stabile, a partire dal 2 ottobre saranno eliminate le restrizioni nello Stato di Rio Grande do Sul, a eccezione di un raggio di 10 km intorno al focolaio originale, che sarà definitivamente riaperto entro il 16 ottobre.
L’epidemia e le conseguenze sulle esportazioni
Il Brasile non ha registrato nuovi focolai dall’individuazione del virus in un allevamento commerciale a Montenegro, Rio Grande do Sul, a metà maggio 2025. L’evento aveva portato alla sospensione dello status di “Paese indenne da influenza aviaria altamente patogena (Hpai)” da parte dell’Organizzazione mondiale per la salute animale (Oam). Senza questo riconoscimento, le autorità brasiliane non potevano rilasciare i certificati sanitari richiesti per l’esportazione verso l’Ue.
La sospensione dello status ha reso automaticamente non ammissibili le esportazioni di pollame e prodotti a base di pollame da qualsiasi regione brasiliana, in base alle regole europee.
Non è stato necessario un divieto specifico, poiché la normativa Ue richiede che i Paesi esportatori mantengano lo status di indenne da Hpai per poter commerciare pollame con il blocco.
Sebbene l’Ue rappresenti solo circa il 4,4 per cento delle esportazioni brasiliane di pollame, il Brasile rimane un partner commerciale importante: nel 2024, il Paese ha fornito circa il 32 per cento delle importazioni di pollame dell’Unione europea. La revoca delle restrizioni garantirà dunque il ritorno dei prodotti brasiliani sul mercato europeo, contribuendo a stabilizzare la catena di approvvigionamento.
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