Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti chiede chiarimenti

La magistratura contabile chiede chiarimenti e informazioni integrative, dopo l’approvazione del progetto da parte del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile). Il ministero dei Trasporti la definisce una normale interlocuzione, il Partito Democratico parla di bocciatura.
I dubbi della Corte dei Conti in un documento di 6 pagine
Una relazione articolata, con cui la Corte dei Conti chiede spiegazioni alla Presidenza del Consiglio sulla recente delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile sul via libera al progetto del Ponte sullo Stretto.
Valeria Fran, il magistrato istruttore, ricostruisce la tempistica dei diversi passaggi tra le amministrazioni e chiede maggiori dettagli a livello sia procedurale che tecnico, esprimendo diverse “perplessità”.
“Non compiutamente assolto l’onere di motivazione”
Nella relazione si legge che “Risulterebbe non compiutamente assolto l'onere di motivazione difettando, a sostegno delle determinazioni assunte dal Cipess, anche in relazione a snodi cruciali dell'iter procedimentale, una puntuale valutazione degli esiti istruttori".
Ulteriori chiarimenti sarebbero poi stati chiesti circa l’acquisizione dei documenti da parte del ministero dei Trasporti e dello stesso Comitato. A quest’ultimo vengono anche chieste spiegazioni in merito alle valutazioni da esso svolte, alla luce della delibera del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2025.
La Corte non ha espresso alcuna bocciatura
Per Pietro Ciucci, amministratore delegato dello Stretto di Messina, “Non è stata espressa alcuna bocciatura” assicurando piena disponibilità a fornire tutti gli elementi utili per consentire alla Corte di completare l'istruttoria finalizzata alla registrazione della delibera Cipess, nella consapevolezza di aver operato nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa italiana ed europea".
Anche per il ministero dei Trasporti “Tutti i chiarimenti e le integrazioni chieste dalla Corte dei Conti fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni e saranno fornite nei tempi previsti”. “Il Ponte sullo Stretto - ha aggiunto - non è in discussione e gli uffici competenti sono già al lavoro”.
"Bluff miliardario”
Per i portavoce regionali di Europa Verde Sicilia Alessandra Minniti e Fabio Giambrone, si tratta di un “Progetto vecchio, carente, fondato su stime di traffico irrealistiche e su procedure viziate” e aggiungono: “Il tempo della propaganda è finito: il Ponte sullo Stretto è un bluff miliardario e ora lo certifica anche la Corte dei Conti".
E poi chiedono a Matteo Salvini: “Spieghi ai siciliani perché vuole bruciare oltre 13 miliardi di soldi pubblici mentre strade, ferrovie e servizi essenziali cadono a pezzi”.
Proprio dalla Lega risponde Nino Germanà, senatore e segretario della Lega in Sicilia, per il quale la Corte dei Conti ha “Semplicemente fatto richieste di chiarimenti e di integrazioni, come giusto che sia, che arriveranno nei tempi previsti”.
“Non c'è stato un giorno dall'inizio di questa legislatura - ha aggiunto - che le opposizioni non abbiano gridato allo scandalo in maniera del tutto strumentale e ideologica, ma noi siamo convinti di andare avanti nell'interesse del Paese”.
Today