A Copenaghen i leader Ue danno "ampio sostegno" al muro anti-droni e al prestito all'Ucraina con soldi russi

I leader dell'Ue riuniti a Copenaghen mercoledì hanno dato "ampio sostegno" alle proposte di utilizzare i beni russi congelati per prestare denaro all'Ucraina e di accelerare lo sviluppo della tecnologia anti-drone.
"I leader hanno ampiamente sostenuto i progetti iniziali che rafforzeranno la sicurezza dell'Europa", ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ai giornalisti al termine della riunione informale nella capitale danese.
Prima dell'incontro - che ha seguito una serie di violazioni dello spazio aereo in Polonia, Estonia, Romania e Danimarca - la Commissione europea ha pubblicato un documento contenente quattro progetti da finanziare con urgenza.
Tra questi, oltre ai prestiti a Kiev e al "muro anti-droni", la sorveglianza sulla frontiera orientale dell'Ue e uno scudo aereo e uno spaziale di difesa.
"Dobbiamo rafforzare la nostra produzione di droni e le nostre capacità anti-drone. E questo include la costruzione di una rete europea in grado di rilevare e ovviamente neutralizzare le intrusioni dall'esterno", ha dichiarato la premier danese Mette Frederiksen.
"Dobbiamo quindi creare un ecosistema europeo che permetta all'Europa di sviluppare soluzioni all'avanguardia per i droni, ispirandosi a quanto stanno già facendo in Ucraina", ha aggiunto Frederiksen.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sostenuto che le violazioni dello spazio aereo "fanno parte di tattiche di guerra ibrida" e "richiedono una reazione e una risposta forte e determinata da parte dell'Europa".
"Dobbiamo fornire la più forte deterrenza in termini di dimensioni e rapidità. E questo è stato il fulcro della nostra discussione di oggi. C'è un chiaro senso di urgenza perché preservare la pace è sempre stato un compito fondamentale dell'Unione europea", ha aggiunto von der Leyen.
Tra due settimane la Commissione dovrebbe presentare una tabella di marcia per la difesa che si baserà sulle discussioni che i leader hanno avuto mercoledì e delineerà gli obiettivi di capacità in vista delle decisioni da prendere in occasione di un vertice ufficiale che si terrà alla fine del mese.
Ucraina, Belgio preoccupato dal "prestito di riparazione"
Nonostante i colloqui di Copenaghen sia siano concentrati su droni e sicurezza, i 27 leader hanno avuto un breve scambio di opinioni sul piano della Commissione di concedere a Kiev un "prestito di riparazione" di 140 miliardi di euro, basato sugli interessi maturati dai beni congelati della Russia, la maggior parte dei quali è oggi detenuta presso Euroclear, un deposito centrale di titoli con sede a Bruxelles.
Secondo il piano, che è ancora nelle fasi iniziali e deve essere perfezionato, all'Ucraina verrebbe chiesto di rimborsare il prestito solo dopo che Mosca avrà accettato di pagare delle riparazioni, ossia di compensare i danni causati con la guerra. In seguito, la Commissione rimborserebbe Euroclear ed Euroclear rimborserebbe la Russia.
"Parliamo molto di garanzie di sicurezza per l'Ucraina, ma in realtà è il contrario: l'Ucraina è oggi la garanzia di sicurezza dell'Europa. Il nostro sostegno all'Ucraina è un investimento diretto nella nostra sicurezza", ha affermato Frederiksen.
Il progetto ha incontrato la resistenza del primo ministro belga, Bart De Wever, che si è detto preoccupato della gestione dei rischi legati all'operazione. In particolare, il premier ha chiesto garanzie su come verrebbe gestita collettivamente un'eventuale inadempienza o un'azione legale senza lasciare il Belgio ed Euroclear a cavarsela da soli.
"È assolutamente chiaro che il Belgio non può essere l'unico Stato membro a sostenere il rischio, ma i rischi devono essere caricati su spalle più ampie", ha detto von der Leyen a De Wever.
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