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Attivisti della Flotilla trattenuti in condizioni disagevoli, Farnesina chiede intervento di Israele

• Oct 4, 2025, 9:04 AM
8 min de lecture
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Italiani e altri attivisti della Global Sumud Flotilla trattenuti in condizioni disagevoli. Il ministero degli Esteri italiano ha pubblicato una nota sabato mattina fornendo un aggiornamento sullo stato di detenzione dell'equipaggio della missione bloccata dalla Marina israeliana giovedì.

"È terminata dopo molte ore la visita consolare dell’Ambasciata d’Italia in Israele ai cittadini italiani fermati sulla Flottilla. Il team consolare ha potuto incontrare tutti i fermati, che stanno bene anche se sono provati da un mese trascorso in mare e dai due giorni di profondo stress in coincidenza con l’operazione militare contro le barche", ha scritto la Farnesina nella nota diffusa sabato.

"Il team consolare ha segnalato che nel carcere le condizioni detentive sono particolarmente disagevoli", si legge ancora nel comunicato. Secondo quanto riferito il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dato quindi istruzioni all’ambasciata di chiedere tramite il ministero degli Esteri israeliano una verifica e un miglioramento delle condizioni di detenzione.

Dal ministero aggiungono che l’ambasciata d’Italia sta operando per accelerare le pratiche di espulsione. "Saranno particolarmente veloci soprattutto per i connazionali che hanno deciso di firmare il foglio di via proposto dalle autorità israeliane", ha aggiunto la Farnesina.

Proteste anche da attivisti di Polonia e Portogallo

Venerdì sera anche il ministero degli Esteri polacco ha pubblicato una nota in cui ha spiegato che i tre membri polacchi della Flotilla sono sani e salvi e che gli è stata offerta la possibilità di beneficiare di una procedura accelerata per lasciare Israele e tornare in Polonia. Secondo quanto si apprende, tutti hanno rifiutato di firmare una dichiarazione di sottomissione volontaria all'espulsione, il che significa che ora attenderanno il processo in un tribunale israeliano.

Anche l'ambasciatore portoghese e il console in Israele hanno fatto visita venerdì ai quattro cittadini portoghesi detenuti da Israele. In una nota inviata all'agenzia di stampa Lusa, il Ministero degli Affari Esteri ha confermato che Mariana Mortágua, Sofia Aparício, Miguel Duarte e Diogo Chaves sono "in buona salute, nonostante le difficili e dure condizioni all'arrivo al porto di Ashdod e nel centro di detenzione".

Gli attivisti però hanno segnalato di essere stati maltrattati. Sui social media, Joana Mortágua ha raccontato di aver parlato con il console portoghese in Israele, il quale ha spiegato che sua sorella, Mariana Mortágua, è in buona salute fisica e psicologica e che attualmente si trova in una cella con 12 persone .

La parlamentare del Blocco di Sinistra ha condiviso un messaggio per dare riposo alla sua famiglia, ma anche per denunciare la difficile situazione degli attivisti che, secondo lei, sono rimasti 48 ore senza cibo né acqua.

"Mamma, sto bene, ma non ci hanno trattato bene, senza cibo né acqua per 48 ore ", si legge nel messaggio condiviso da Joana Mortágua, dove Mariana Mortágua chiede anche manifestazioni di solidarietà con Gaza.

I quattro cittadini portoghesi avrebbero firmato una dichiarazione in cui accettavano l'espulsione dal Paese. Questa informazione è stata confermata questo pomeriggio dall'ambasciatore israeliano in Portogallo durante un'intervista alla Cnn.

Scuderi contro Meloni: "Guardare responsabilità di chi commette crimini"

Delle misure di trattenimento ne ha parlato anche l'eurodeputata Benedetta Scuderi, che faceva parte della Flotilla ed è tornata già venerdì con gli altri tre parlamentari italiani. Appena arrivata all'aeroporto di Roma Fiumicino, Scuderi aveva parlato di violazioni e poi in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica ha raccontato dei maltrattamenti subiti nel porto di Ashdod.

"Mi hanno presa per le braccia e strattonata. Una volta dentro ci hanno perquisiti ancora una volta, hanno rovistato nelle nostre borse e buttato via medicine ed effetti personali. Oltre al cellulare, in cui avevo anche le carte, e che non ci hanno mai più restituito, a me hanno tolto le medicine, l'igienizzante e la protezione solare", ha detto l'eurodeputata, che ha poi criticato la premier italiana Giorgia Meloni per non aver condannato il fermo dell'equipaggio della Flotilla.

"Dovrebbe guardare a responsabilità di chi commette crimini e non di chi ne è vittima. Ripeto: Netanyahu ci ha rapiti in acque internazionali e Meloni come sempre non lo ha condannato, così come non condanna nessuno dei crimini di Netanyahu", ha detto.

Tajani: "26 italiani rientrano oggi, 15 restano in Israele perché non hanno firmato"

Il ministro degli Esteri Antoni Tajani ha poi fatto sapere sabato a margine di una iniziativa a Firenze che 26 italiani sono in partenza da Israele mentre altri rimarranno ancora per 2-3 giorni in Israele perché non hanno voluto firmare la liberatoria, quindi dovranno essere giudicati. "Credo che all'inizio della prossima settimana saranno in Italia", ha aggiunto il ministro spiegando che gli italiani in partenza oggi viaggeranno con un volo della Turkish Airlines diretti in Turchia, per poi arrivare in Italia con l'assistenza del nostro consolato.

Il team legale che supporta la Sumud Global Flotilla ha annunciato venerdì che i 473 membri dell'equipaggio delle imbarcazioni sequestrate dalle forze navali israeliane sono stati trasferiti in una prigione nel deserto del Negev, nel sud di Israele. La detenzione degli attivisti, che stavano trasportando aiuti umanitari diretti nella Striscia di Gaza, ha scatenato proteste in tutto il mondo,