Ucraina verso un duro inverno a causa degli attacchi russi alla rete energetica, avverte la Bers

Il recente attacco russo alla rete energetica ucraina rappresenterà una "nuova sfida" per il Paese quest'inverno, ha dichiarato a Euronews Odile Renaud-Basso, presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers).
L'Ucraina sta affrontando il suo quarto inverno dall'invasione russa. Nei mesi precedenti l'inizio della stagione di riscaldamento del Paese, la Bers ha collaborato con la società statale ucraina del petrolio e del gas Naftogaz per garantire che l'Ucraina avesse uno stoccaggio di gas sufficiente a coprire l'inverno.
Tuttavia, questi sforzi sono stati vanificati nelle ultime settimane, poiché la Russia sta intensificando gli attacchi missilistici e con i droni contro la già indebolita infrastruttura energetica ucraina. Il bombardamento della rete ha fatto calare il buio in diverse regioni, tra cui Kiev.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito gli attacchi "cinici e calcolati". Il ministro dell'Energia del Paese ha dichiarato di voler aumentare le importazioni di gas naturale del 30 per cento per compensare i danni inflitti dagli attacchi.
"C'è una nuova sfida", ha dichiarato Renaud-Basso al nuovo programma di Euronews "12 minuti con...".
"Il Paese era molto ben preparato fino a pochi giorni fa. Il nuovo attacco ha creato una nuova sfida, quindi è importante continuare a rafforzarsi ed essere pronti".
Una risposta efficace
La Bers, che finanzia progetti per banche, industrie e imprese del settore privato, ha investito in Ucraina sin dalla sua creazione nel 1991.
Tuttavia, quando è iniziata la guerra, ha aumentato gli investimenti e dal febbraio 2022 ha investito in Ucraina più di 8,3 miliardi di euro.
Oltre a garantire la sicurezza e la stabilità energetica, questi fondi sono destinati anche ai settori bancario e agroalimentare.
Renaud-Basso ha osservato che, sebbene la rete non possa mai essere completamente protetta, l'Ucraina è stata "estremamente efficace" nella sua risposta agli attacchi, dalla riparazione delle infrastrutture di rete chiave alla costruzione di rifugi, fino al decentramento del sistema.
"Questo è un modo per evitare di concentrare il rischio".
Tuttavia, ha sottolineato, la Russia continua a prendere di mira le infrastrutture energetiche. "Pochi giorni fa, l'Ucraina ha subito il più grande attacco alla sua infrastruttura del gas e questo ha posto una nuova sfida".
Il 9 ottobre Bloomberg ha riportato che gli attacchi che hanno colpito gli oblast di Poltava e Kharkiv in Ucraina hanno danneggiato quasi il 60 per cento della produzione di gas del Paese, ma ciò non è stato confermato ufficialmente dai funzionari ucraini.
"Questo è il più grande attacco di massa alle nostre infrastrutture di estrazione del gas dall'inizio della guerra su larga scala" ha dichiarato l'amministratore delegato di Naftogaz, Sergii Koretskyi.
Durante la fredda stagione, dalla fine di dicembre all'inizio di marzo, la temperatura media in Ucraina scende spesso al di sotto di 0°C.
Secodno quanto riportato dal Kyiv Independent, l'Ucraina avrebbe bisogno di almeno 13,2 miliardi di metri cubi di gas per riscaldare case, scuole, ospedali e aziende nei mesi invernali.
Ora, con le infrastrutture del gas danneggiate, la Bers fornirà a Naftogaz nuovi finanziamenti per le importazioni di gas di emergenza.
"Come istituzione, come banca e con i Paesi che sostengono l'Ucraina, dobbiamo essere molto agili nel definire la risposta e nel fornire supporto a seconda delle priorità", ha dichiarato Renaud-Basso.
La presidente ha aggiunto che la banca è impegnata nella ricostruzione postbellica dell'Ucraina e prevede di stanziare almeno 2 miliardi di euro all'anno per finanziare la ripresa economica.
Ma ha spiegato che per avviare la ripresa è necessaria una pace duratura. "Per una vera ricostruzione è importante avere una chiara visibilità e la certezza che la guerra non ricomincerà".
La Bers non ha effettuato nuovi investimenti in Russia dal 2014, quando Mosca ha annesso la Crimea. Nell'aprile 2022, la banca ha anche sospeso l'accesso della Bielorussia alle sue risorse, dato il suo sostegno all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.
Alla domanda se la situazione potrebbe cambiare nel caso di un cessate il fuoco e di un accordo di pace duraturo, Renaud-Basso ha detto: "Abbiamo sospeso qualsiasi investimento e relazione finanziaria con la Russia e la Bielorussia, e non mi sembra che le circostanze attuali ci permettano di ricominciare".