Germania, entrano in vigore i nuovi controlli alle frontiere terrestri
La fila di auto e le decine di veicoli della polizia di frontiera tedesca al valico tra Belgio e Germania hanno testimoniato questo lunedì l'entrata in vigore dei controlli di frontiera decisi la scorsa settimana da Berlino. Lo stesso scenario si è presentato in alcuni degli altri otto confini terrestri tedeschi.
La Germania ha deciso di reintrodurre i controlli, limitando di fatto la libera circolazione prevista dall'accordo di Schengen, con l'obiettivo dichiarato di frenare l'immigrazione irregolare e proteggere il Paese dal terrorismo islamico e dalla criminalità.
"L'obiettivo è frenare l'immigrazione e proteggere dai gravi pericoli posti dal terrorismo islamico e dai reati gravi", ha dichiarato la scorsa settimana la ministra degli Interni tedesca Nancy Faeser.
Berlino ha optato per controlli a campione. "Modelliamo le nostre misure per essere in grado di agire in modo flessibile nel tempo e nei luoghi. Non ci sarà sempre la stessa intensità nello stesso momento o negli stessi luoghi", ha dichiarato a Euronews Richard Koester, capo dell'Ispettorato federale di polizia di Aquisgrana.
"Oltre al controllo di frontiera, attuiamo misure in uno spazio di 30 chilometri di profondità dal confine. Non ci aspettiamo di essere ovunque allo stesso tempo con la stessa intensità, ma i controlli saranno effettuati in tutta l'area di confine", ha aggiunto Koester.
Per il momento le procedure non stanno causando ingorghi. I viaggiatori possono contribuire ad accelerare il processo preparando i loro documenti di viaggio prima di attraversare il confine tedesco, poiché potrebbero essere sottoposti a controlli a campione.
La misura è prevista per sei mesi, ma potrebbe essere estesa. I funzionari di bruxelles e di diversi altri Stati membri dell'Ue hanno espresso sconcerto, definendo la mossa "ovviamente rivolta a un pubblico interno".
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