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Germania, Volkswagen nega taglio di 30mila posti di lavoro: Berlino valuta incentivi auto elettriche

• Sep 20, 2024, 10:20 AM
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Volkswagen ha smentito la notizia secondo cui starebbe progettando di licenziare fino a 30mila dipendenti, a causa delle difficoltà economiche che hanno portato l'azienda a considerare la chiusura di stabilimenti in Germania per la prima volta nella sua storia.

"Non confermiamo questa cifra", ha dichiarato un portavoce del gruppo automobilistico commentando la rivelazione giovedì di Manager Magazin. La rivista economica tedesca ha scritto non solo del possibile taglio di un quarto della forza lavoro in Germania, ma anche di una significativa riduzione degli investimenti.

"Una cosa è chiara", ha precisato comunque il portavoce, "Volkswagen deve ridurre i costi nelle sue sedi tedesche. Solo così il marchio potrà guadagnare abbastanza per gli investimenti futuri. Il modo in cui raggiungeremo questo obiettivo insieme ai rappresentanti dei lavoratori fa parte dei prossimi colloqui".

Il governo di Berlino pensa a incentivi alla vendita di auto elettriche

All'inizio di questo mese l'amministratore delegato del gruppo, Oliver Blume, ha comunicato ai dipendenti che l'azienda sarebbe stata costretta a porre fine all'impegno di proteggere i posti di lavoro in Germania e di bloccare ogni licenziamento fino al 2029.

In un altro intervento il direttore finanziario del gruppo, Arno Antlitz, aveva spiegato che "le vendite sono calate di circa 500mila auto, pari a circa due stabilimenti". Le vendite Volkswagen (che comprende anche altri marchi tedeschi come Audi e Porsche e alcuni brand stranieri) hanno subito una flessione del 18,8 per cento nel mese di agosto.

Le parole di Antlitz avevano suscitato l'indignazione dei rappresentanti dei lavoratori e la preoccupazione dei politici tedeschi. La ristrutturazione del marchio di Wolfsburg non dovrebbe ricadere sulla forza lavoro e dunque si dovrebbero "mantenere le fabbriche aperte", ha detto venerdì il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck.

Durante una visita agli stabilimenti Volkswagen di Emden, il ministro si è detto possibilista su un intervento pubblico a sostegno del settore delle auto elettriche. "La cosa più importante è che riceviamo un segnale chiaro dai politici a favore della mobilità elettrica", ha commentato Martin Sander, responsabile vendite Volkswagen.

Volkswagen prevede 10 miliardi di tagli agli investimenti

La chiusura di due o tre stabilimenti tedeschi metterebbe a rischio 15mila posti di lavoro, aveva calcolato di recente la banca d'affari Jefferies. Manager Magazin ha tuttavia raddoppiato la cifra dei possibili licenziamenti e riferito che Volkswagen starebbe valutando anche di ridurre gli investimenti nei prossimi cinque anni, portandoli a 160 miliardi di euro.

Si tratta di un taglio di 10 miliardi, rispetto a un precedente annuncio secondo cui l'obiettivo di pianificazione a medio termine tra il 2025 e il 2029 sarebbe stato di 170 miliardi di euro.

Intanto un altro gigante del settore ha dovuto tagliare le stime del mercato in Cina nel 2024, dopo Volkswagen e Bmw. Mercedes-Benz ha rivisto le stime dei rendimenti cinesi al ribasso, a causa del rapido deterioramento del mercato in Cina (il maggiore al mondo per il costruttore di Stoccarda).

I rendimenti della divisione auto di Mercedes in Cina sono ora attesi tra il 7,5 e l'8,5 per cento rispetto al precedente 11 per cento, a cusa del rallentamento degli acquisti dei modelli più costosi.