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Papa Leone proclama sette nuovi santi: ecco chi sono

• Oct 19, 2025, 1:13 PM
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Oltre 70mila persone hanno partecipato domenica alla messa in Piazza San Pietro in Vaticano per la canonizzazione di sette beati. All'inizio di settembre scorso, Papa Leone XIV aveva già canonizzato altri due santi: Carlo Acutis, morto a 15 anni e soprannominato il primo santo millennial, e il benefattore Pier Giorgio Frassati.

Nella sua omelia dal sagrato della basilica Papa Leone XIV ha ricordato i santi come “fedeli amici di Cristo”.

Alcuni “sono martiri per la loro fede”, come l'arcivescovo armeno Ignazio Choukrallah Maloyan e il catechista papuano Pietro To Rot, mentre altri “sono evangelizzatori e missionarie”, come suor Maria Troncatti, salesiana italiana che si dedicò alle popolazioni dell’Ecuador.

Altre ancora “sono carismatiche fondatrici”, come l’italiana suor Vincenza Maria Poloni, che creò l’Istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona, e la venezuelana suor Carmen Rendiles Martínez, che stabilì la Congregazione delle Serve di Gesù. Altri “benefattori dell’umanità” con un “cuore ardente di devozione”, come l’italiano Bartolo Longo e il venezuelano José Gregorio Hernández Cisneros, laici che hanno speso la vita per gli ultimi.

“Con la grazia di Dio hanno tenuto accesa la lampada della fede, anzi, sono diventati loro stessi lampade capaci di diffondere la luce di Cristo”, ha detto il Pontefice.

Chi sono i sette nuovi santi proclamati da Leone XIV

Bartolo Longo

L'avvocato pugliese Bartolo Longo ha attraversato la stagione dello spiritismo fino alla sua conversione. Ha fondato il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, dando vita a una "città della carità". Ha espresso la sua volontà di salvarsi propagando il Rosario. Per essere canonizzato, non ha avuto bisogno di un secondo miracolo, ricevendo un'approvazione straordinaria con dispensa papale.

Ignazio Maloyan

L'Arcivescovo armeno cattolico Ignazio Maloyan, nato a Mardin in Turchia**, è stato una vittima del genocidio**. Nel giugno 1915 è stato arrestato e torturato con l'accusa di nascondere armi. Ha rifiutato la libertà in cambio della conversione all'Islam, affermando che il "sangue versato per la fede" è stato il desiderio più dolce del suo cuore. Prima di morire**, ha consacrato un pezzo di pane**, distribuendolo come viatico.

Peter To Rot

Peter To Rot, catechista laico della Papua Nuova Guinea, ha dimostrato una profonda fede e coerenza. Quando l'isola è stata occupata dai giapponesi, ha continuato clandestinamente a radunare i fedeli. Si è opposto alla legalizzazione della poligamia. È stato arrestato e condannato, e nel luglio 1945 è stato ucciso con un'iniezione letale per la sua fede.

Vincenza Maria Poloni

Dopo anni di volontariato a Verona, Vincenza Maria Poloni ha fondato nel 1840 le Sorelle della Misericordia con tre compagne. La congregazione si è dedicata all'assistenza dei poveri e dei malati, considerati i "padroni" da servire con santità. È morta l'11 novembre 1855, lasciando un'eredità di carità.

María Carmen Rendiles Martínez

Nata a Caracas priva del braccio sinistro, María Carmen Rendiles Martínez ha trovato nella fragilità la via per l'unione con Cristo. È entrata nella congregazione francese delle Serve di Gesù del Santissimo Sacramento, e in seguito ha fondato in Venezuela le Serve di Gesù. Dopo un grave incidente, ha accolto la sofferenza come una "piccola scheggia della Croce di Cristo".

Maria Troncatti

La Salesiana Maria Troncatti (ribattezzata "madrecita") è stata missionaria tra gli Shuar dell'Amazzonia ecuadoriana. Nei villaggi segnati da epidemie e tensioni, ha costruito ospedali, scuole e percorsi di formazione, traendo coraggio dallo "sguardo al Crocifisso". È morta nel 1969 in un incidente aereo mentre si recava agli esercizi spirituali.

José Gregorio Hernández Cisneros

José Gregorio Hernández Cisneros, scienziato e docente universitario molto amato in Venezuela, è stato un apostolo della carità. Dopo gli studi a Parigi, ha introdotto in patria la medicina sperimentale, ma la sua priorità è stata sempre la cura dei poveri. Durante l'epidemia di influenza spagnola ha offerto la propria vita "per la pace del mondo". Il "medico dei poveri" è morto investito da un'auto.